Bolano, tocca ad Adorni: "Sono pronto a servire il territorio e la gente"

La maggioranza rompe gli indugi e ufficializza il proprio candidato "Non servono ideologie astratte ma concretezza, coraggio e lavoro".

Bolano, tocca ad Adorni: "Sono pronto a servire  il territorio e la gente"

Bolano, tocca ad Adorni: "Sono pronto a servire il territorio e la gente"

BOLANO

Sarà Paolo Adorni il candidato sindaco del centrosinistra alle prossime elezioni comunali di Bolano. La candidatura dell’attuale vicesindaco è stata formalizzata l’altra sera nel corso della riunione organizzata dal gruppo consigliare di maggioranza ’Uniti per la Gente’.

Adorni, come è maturata la scelta di candidarsi?

"Fino a pochi giorni fa abbiamo sperato che il sindaco uscente Alberto Battilani accettasse il nostro invito a ricandidarsi per un ulteriore mandato; davanti alla sua scelta di non avvalersi della possibilità concessa dalla nuova normativa abbiamo tutti insieme valutato che fosse un valore imprescindibile impegnarsi al completamento di tutta una serie di iniziative a cui l’attuale amministrazione ha lavorato da protagonista. Ho accettato di candidarmi perché credo di aver dimostrato di avere esperienza, voglia di fare ed entusiasmo, perché conosco il territorio e la nostra gente".

Vi presenterete ancora sotto le insegne di Uniti per la gente?

"La lista civica Uniti per la Gente fu una felice intuizione del sindaco Eraldo Scappazzoni e del suo successore Franco Ricciardi, idea che l’attuale sindaco Alberto Battilani è stato capace di rinnovare e sviluppare. Ci presenteremo in continuità rispetto a quelle esperienze, cercando di coniugare la competenza e la maturità degli amministratori uscenti con le energie innovative di nuove persone, in particolare di giovani".

Lei è un politico di lungo corso, era presente nella giunta Ricciardi e poi in quelle di Battilani: un cruccio di questi anni?

"Credo che il cruccio di ogni amministratore pubblico sia l’eccessiva lentezza della nostra burocrazia. Da quando si individua una necessità passano anni prima che inizino i lavori. Credo che sia fondamentale intervenire drasticamente su questo aspetto. La bretella Ceparana Santo Stefano credo sia l’esempio lampante".

Ha sempre rimarcato la propria indipendenza rispetto ai partiti. Sarà ancora così nella composizione della lista e qualora fosse eletto?

"Non disprezzo i partiti e chi decide di impegnarsi e militare, ma ho deciso da tempo di dedicarmi all’impegno civico nella consapevolezza che per risolvere i problemi del territorio e della gente le ideologie astratte servano a poco, ma c’è la necessità di idee concrete, realizzabili, di coraggio e di lavoro quotidiano. Sia nella costruzione della lista dei candidati sia nell’attuazione del programma – qualora eletto – cercherò di valorizzare le energie migliori e le attitudini di ognuno".

La lista è già pronta?

"Quasi tutti gli amministratori in carica mi hanno dato la disponibilità a continuare: nei prossimi giorni completeremo la lista e insieme scriveremo il programma".

Su quali direttrici di sviluppo dovrebbe puntare il comune di Bolano nei prossimi anni?

"Bolano oggi è pronto a riproporsi come cerniera fra Cinque Terre e Lunigiana, fra Liguria, Toscana ed Emilia. Dobbiamo valorizzare il nostro territorio sia riqualificando la piana a vocazione artigianale commerciale, sia attraverso la promozione della collina con le sue colture tradizionali. Abbiamo la stazione di partenza dell’Alta via dei Monti Liguri che può diventare la spina dorsale di una futura vocazione turistica e di servizi alla persona".

Quali sono i 3 asset su cui punta il suo programma elettorale?

Gli anni terribili dell’emergenza Covid hanno dimostrato l’importanza per il territorio di un efficace presidio sanitario, la realizzazione della Casa della salute è un fatto concreto ma bisognerà attuare ogni sforzo per riempirla di contenuti. Sarà necessario sviluppare i servizi sociali, perchè le fasce di disagio si sono allargate a dismisura a fronte di stanziamenti finanziari sempre più modesti. Il nuovo Piano regionale dei Servizi integrati imporrà forme nuove di articolazione e gestione del sevizio. Sempre maggiore attenzione andrà posta alla tutela e alla salvaguardia del territorio. Il dissesto idrogeologico sta producendo ferite sempre più profonde sul nostro territorio".

Matteo Marcello