MATTEO MARCELLO
Cronaca

Blitz dei lupi negli allevamenti. L’amarezza dei sindaci della valle: "La convivenza diventa difficile"

A Sesta Godano un esemplare immortalato a due passi dalle case dopo aver ucciso un capriolo. Zignago, ennesimo raid. "Mancano strategie di gestione, la politica non può voltare le spalle alle aziende".

Una delle mucche sopravvissute al raid di un branco di lupi avvenuto alcuni giorni fa. all’interno di un allevamento (. foto social Comune di Zignago

Una delle mucche sopravvissute al raid di un branco di lupi avvenuto alcuni giorni fa. all’interno di un allevamento (. foto social Comune di Zignago

Un lupo che trascina un capriolo appena ucciso, a due passi dalle case e dalla strada che attraversa Sesta Godano. Nei giorni scorsi, l’assalto di un branco a una mandria di un allevamento di Zignago. Così il lupo è tornato protagonista delle riflessioni della politica: un tema caldo e ricorrente, sul quale da anni i primi cittadini chiedono misure a tutela delle produzioni zootecniche del territorio, rimanendo però sempre inascoltati. Da lunedì è diventato virale il video i cui si vede un lupo solitario muoversi all’interno di un campo a ridosso della strada e delle case, con in bocca un piccolo capriolo appena ucciso. Marco Traversone, sindaco di Sesta Godano, rilancia le proprie riflessioni. "Quelle immagini non possono lasciarci indifferenti: un lupo di giorno in pieno centro abitato, con in bocca un capriolo appena ucciso. È una scena che ci colpisce profondamente, perché ci fa capire quanto la distanza tra la fauna selvatica e la vita quotidiana delle persone stia diventando sempre più ridotta. Non si tratta di demonizzare il lupo – spiega il sindaco – che è parte integrante del nostro ecosistema, né di chiedere soluzioni cruente, ma di riconoscere che la convivenza sta diventando difficile e pericolosa. Se questi animali arrivano fino alle porte di casa, in mezzo alle strade, significa che qualcosa non sta funzionando: mancano strategie di gestione, mancano interventi di contenimento e manca una seria riflessione su come tutelare allo stesso tempo la sicurezza delle persone e l’equilibrio naturale". Per Traversone "serve responsabilità, serve ascolto, serve che le istituzioni si assumano l’impegno di trovare soluzioni concrete. Non possiamo accettare che episodi simili vengano archiviati come normali: la sicurezza delle comunità e il rispetto della natura devono andare di pari passo". Un intervento, quello social del sindaco, anticipato di qualche giorno da un analogo intervento istituzionale del Comune di Zignago, per stigmatizzare il raid all’interno di un allevamento del territorio. "L’ennesimo attacco da parte dei lupi alla mandria di un nostro allevatore. La situazione sta diventando insostenibile,la politica non può voltare le spalle alle nostre aziende,così si demolisce il tessuto sociale che popola le nostre campagne. Occorre al più presto prendere decisioni concrete,le parole devono lasciare spazio ai fatti".

Matteo Marcello