Bimba uccisa dal cancello killer. La famiglia risarcita dai Lloyd’s

Bianca venne travolta il 26 aprile 2019 nel parco di Pugliola mentre giocava assieme al nonno. L’assicurazione del Comune di Lerici ha pagato la somma chiesta dal legale di fiducia Enrico Panetta

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Neppure tutto l’oro del mondo potrà mai ripagare un padre e una madre dalla perdita di una figlia. Ma i genitori di Bianca Tonelli, la bimba morta a soli tre anni il 26 aprile 2019 nel parco di Pugliola, travolta da un pesante cancello deragliato dalla rotaia, sono stati risarciti, purtroppo solo economicamente, dall’assicurazione. I Lloyd’s di Londra, la compagnia del Comune di Lerici, ha accettato la richiesta di risarcimento presentata dal legale della famiglia, l’avvocato Enrico Panetta. Le parti hanno sottoscritto una clausola di riservatezza, quindi i particolari resteranno segreti. Ma la somma, con tanti zeri, è già stata versata a mamma Nora, papà Michele, al fratellino e anche al nonno Franco che era stato ferito gravemente dalla caduta del cancello quando la piccola si era aggrappata per gioco alla pesante struttura metallica.

Si tratta di un risarcimento extragiudiziale, che prescinde dal processo penale dove però i familiari di Bianca non saranno parte civile. Ma seguiranno comunque il processo come persone offese, sempre attraverso il loro avvocato di fiducia Enrico Panetta. A proposito di iter giudiziario, proprio oggi nella tarda mattinata è in calendario una nuova tappa dell’udienza preliminare davanti al giudice Fabrizio Garofalo. A distanza di oltre tre anni dalla tragedia, non si è ancora arrivati alla svolta processuale. Il pm Monica Burani ha dato contenuto, sul piano delle contestazioni, all’ipotesi di reato di concorso in omicidio colposo per i cinque destinatari dell’avviso di garanzia.

In ordine di citazione nell’atto d’accusa c’è Davide Paolini, originario di Carrara, esecutore dei lavori per la ’messa in sicurezza’ del cancello a scorrimento preesistente là dove omise di applicare idonei dispositivi anticaduta (un ‘rostro’ che avrebbe impedito l’accumulo di materiale sulla rotaia che innescò il ribaltamento della struttura e un sistema di ritenuta dell’anta). In seconda battuta c’è Valentina Gatti, responsabile tecnica del servizio lavori pubblici del Comune di Lerici che omise di effettuare un sopralluogo preventivo per individuare i lavori necessari alla struttura instabile e il loro risultato che, se accertato, avrebbe impedito la messa in opera del cancello. Seguono i ‘politici’: Maurizio Pilade Bernardini, consigliere comunale delegato ai lavori pubblici e operatore scolastico della scuola elementare di Pugliola che, pur essendo a conoscenza del pericolo segnalato dalla comunità locale, omise di segnalare lo stesso all’Ufficio tecnico e, pur essendo privo di competenze tecniche, accompagnò Paolini a visionare il cancello concordando gli interventi da svolgere; Marco Russo, assessore ai lavori pubblici, colpevole secondo l’accusa di aver incaricato Bernardini (privo di conoscenze tecniche) di reperire la ditta dando poi ordine all’Ufficio tecnico di procedere con l’affidamento dei lavori; Leonardo Paoletti, sindaco di Lerici che, pur essendo anche lui a conoscenza del pericolo, ometteva di disporre la rimozione e la sostituzione del cancello e di segnalare all’Ufficio tecnico il problema, omettendo poi di vigilare su dirigente, assessore e consigliere delegato, affinché adottassero gli atti idonei alla fruizione in sicurezza del bene pubblico. Sindaco, assessore e consigliere delegato hanno sostento che "il Comune dispose la messa in sicurezza del cancello e non ebbe alcuna percezione dell’insicurezza dello stesso a lavori finiti".

Gli indagati possono decidere la strategia processuale da seguire, scegliendo riti alternativi. Cosa che potrebbe fare Davide Paolini. Anche se oggi, a causa di un impedimento del suo difensore, l’udienza davanti al gup potrebbe essere rinviata.

Massimo Benedetti