Bianchi resta alla guida del Parco Ha rinunciato al seggio nel Lazio No comment del centrodestra

I pentastellati di Roma rispettano la scelta e ringraziano per la passione messa nella campagna elettorale. Fra i primi a sapere alle 5Terre, il sindaco di Vernazza: "Abbiamo bisogno di continuare il lavoro avviato".

Bianchi resta alla guida del Parco  Ha rinunciato al seggio nel Lazio  No comment del centrodestra
Bianchi resta alla guida del Parco Ha rinunciato al seggio nel Lazio No comment del centrodestra

Donatella Bianchi ha rinunciato al seggio nel consiglio regionale del Lazio – dove era stato eletta alla guida della lista dell’M5S – per concentrare le energie alla presidenza del Parco delle Cinque Terre traguardando, in parallelo, il ritorno alla conduzione di Linea Blu. La notizia delle dimissioni dal ’parlamentino’ – si è materializzata ieri, attraverso lanci di agenzia. Nessun commento di accompagnamento da parte della dimissionaria le cui scelte non hanno scalfito la tenuta dei rapporti con i Cinque Terre. Loro la prima reazione: "Rispettiamo la decisione di Donatella e la ringraziamo per l’energia e la passione che ha dimostrato durante la campagna elettorale. La sua candidatura di servizio, a capo di una coalizione, è stata una scelta che abbiamo apprezzato e le auguriamo che la strada professionale che ha deciso di continuare a percorrere sia ricca di soddisfazioni". Così in una nota Valerio Novelli, Roberta Della Casa, Marco Colarossi e Adriano Zuccalà, quest’ultimo subentrante.

Bordate arrivano dal mondo politico romano. "In questo modo - è la conclusione che trae Maurizio Gasparri, coordinatore di Forza Italia nel Lazio – non rispetta gli elettori, benché non numerosissimi, che l’avevano votata. Dimostrando come lei ed i grillini interpretino la democrazia. La linea sarebbe: partecipo e se non ottengo quello che voglio rinuncio a rappresentare chi ha creduto alle mie chiacchiere. Spero proprio che la Rai non sia arrendevole. Tutti hanno diritto di fare politica. Ma non di fare politica e conduzione televisiva a giorni alterni". Nessun commento, ma solo prese d’atto, dal fronte regionale e spezzino del Centrodestra; dalla maggioranza consiliare del capoluogo - il 16 gennaio scorso, dopo l’annuncio della candidatura con i Pentastellati - si era originato mandato al sindaco della Spezia le dimissioni della Bianchi dalla presidenza del Parco per incompatibilità politica.

La marcia indietro della Bianchi a Roma depotenzia, se non annulla, l’offensiva locale indotta da gioco delle parti. Attesa per le valutazioni del ministro per l’ambiente a fronte del potestà esercitata sul Parco naturale con potere di nomina del presidente. Fra i primi a conoscere alla Spezia la scelta della Bianchi (in anticipo delle notizie di agenza) il sindaco di Vernazza Francesco Villa, a margine del recente consiglio del Parco, ricco di deliberazioni importanti: "Ha fatto bene. La scelta gli fa onore. Occorre dare continuità al buon lavoro avviato al Parco".

Corrado Ricci