CORRADO RICCI
Cronaca

Cinque anni, precipita dalla finestra. Dramma all’alba: mistero a Lerici

Il piccolo, che era in casa con la mamma, è caduto dal secondo piano: è ricoverato al Gaslini di Genova. I carabinieri: «Prevale l’ipotesi dell’incidente». L’allarme da una passante che ha visto il corpo in terra

I carabinieri davanti al palazzo dal quale è precipitato il bambino (Frascatore)

Lerici (La Spezia), 8 luglio 2021 – La passante, lì per lì, a distanza, ha pensato a un bambolotto caduto dalla finestra dopo un gioco. Albeggiava e solo avvicinandosi ha capito che, purtroppo, non era così. Quello era il corpo di un bambino, dalla pelle rosea, anche se privo di sensi. Ha dato l’allarme al 112. Quasi in contemporanea o poco dopo (non è ancora chiara la tempistica) è arrivata la chiamata al 118: era la madre del piccolo che, disperata, chiedeva aiuto. E’ accaduto ieri attorno alle 5,30 a Lerici, in via Petriccioli, nel cuore del centro storico. Il piccolo, che ha 5 anni, è precipitato da 11 metri, dal secondo piano di un palazzo dal sapore antico, un tempo dimora di pescatori, ora residenza della sua famiglia di origini calabresi, da un anno a Lerici per motivi dei lavoro: quello della mamma del bimbo, insegnante di scuola elementare, unico genitore presente in casa al momento del fatto su cui stanno indagando i carabinieri. Una caduta a candela, con impatto a trenta centimetri dal muro, sulla verticale della finestra della cucina dell’abitazione. Nessun testimone diretto. Il piccolo è ricoverato in prognosi riservata nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Gaslini di Genova.

E’ un bimbo speciale, dolce, curioso, vivace: un down. Come sia riuscito a «guadagnare» il davanzale della finestra è ancora un mistero. I carabinieri hanno constatato che il muro sottostante alla finestra, dentro l’abitazione, era «libero»: nessuna sedia, sgabello o appendice su cui puntare i piedi. «Stiamo vagliando tutte le ipotesi, ma prevalente al momento è quella dell’evento accidentale», dice una fonte qualificata. Siamo all’inizio di un’inchiesta delicata, destinata a passare nelle prossime ore da un interrogatorio approfondito della mamma. Lei ieri era sotto choc. Ma ha avuto forza e determinazione per accompagnare la sua creatura: al suo fianco in ambulanza, poi sull’elicottero fino a Genova e ora al suo capezzale, al Gaslini, sperando che si risvegli dal coma nel quale è precipitato. Nessun sigillo alla finestra. Ma carabinieri piazzati all’ingresso del portone del palazzo per fare entrare solo chi vi abita e tenere alla larga i curiosi. Lerici intanto si interroga e idealmente si strige attorno al piccolo, alla mamma che è al suo fianco, al papà che sta salendo dalla Calabria, dove lavora. «Una tragedia che ci colpisce al cuore. La speranza è che le condizioni del bimbo migliorino. Ci affidiamo ai bravissimi medici del Gaslini» dice il sindaco Leonardo Paoletti. In serata da Genova, dopo gli esami, rimbalzano voci di una situazione clinica meno grave di quella apparsa in un primo momento.