Aurelia, guerra sulla sosta selvaggia. Nel mirino i dissuasori stradali

Dopo le diffide inviate nei mesi scorsi, un gruppo di cittadini invita il Comune alla negoziazione assistita

Aurelia, guerra sulla sosta selvaggia. Nel mirino i dissuasori stradali

Aurelia, guerra sulla sosta selvaggia. Nel mirino i dissuasori stradali

A Riccò del Golfo sta sfociando in una guerra a colpi di carte bollate la vicenda che riguarda la sosta selvaggia lungo la statale Aurelia, nella frazione capoluogo. Dopo le diffide dei mesi scorsi, nei quali si paventava anche la richiesta di risarcimento qualora in Comune non si fosse adoperato per l’installazione di dissuasori contro il parcheggio non autorizzato, ecco la lettera con cui un gruppo di cittadini ha chiesto l’avvio di una procedura di negoziazione assistita, ovvero quell’iter con cui, in caso di accordo, le parti si impegnano a risolvere la questione in via bonaria, ma che in mancanza di un compromesso potrebbe portare a una vera e propria causa in tribunale. Una vicenda lunga ormai oltre un anno, da quando cioè il Comune ha approvato un piano ad hoc per frenare la sosta selvaggia nel borgo. Lo scorso autunno, ecco una prima diffida in cui si invitava il Comune a dare corso al piano. Qui però iniziano anche i problemi di natura burocratica. L’amministrazione, alla luce della diffida, si era attivata con Anas per individuare i paletti a norma del Codice della strada. La scelta era ricaduta sui delineatori di margine in plastica e dotati di catarifrangenti. Gli uffici comunali avevano persino avviato l’acquisto con un’azienda specializzata, ma il gruppo di cittadini, venuto a conoscenza dei propositi dell’amministrazione, non aveva esitato a prendere nuovamente carta e penna per diffidare ancora il Comune e chiedere l’installazione di veri e propri dissuasori anzichè delineatori di margine. "Appare chiaro che i provvedimenti non sono idonei a dare esecuzione a quanto disposto a tutela della sicurezza dei cittadini" avevano scritto i residenti. Il Comune allora annullò in autotutela la gara per l’acquisto dei delineatori di margine, avviando contestualmente un nuovo iter per l’acquisto di veri e propri dissuasori della sosta, ma a questo punto è intervenuta Anas, chiedendo al Comune di ottenere l’autorizzazione dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Ne è nata così una interlocuzione a tre che però si è incagliata nelle secche della burocrazia. Risultato? Tutto è fermo, con il gruppo di cittadini che tuttavia in questi giorni ha bussato nuovamente alle porte del Comune per avanzare una richiesta danni per la mancata installazione dei dissuasori e invitare all’adesione della procedura di negoziazione assistita. La giunta comunale guidata da Loris Figoli ha aderito alla procedura al fine di tutelare i propri interessi, affidando all’avvocato Luca Bicci l’incarico di assistenza e rappresentanza del Comune.

Matteo Marcello