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Atc, è bagarre coi sindacati: "Superare vecchie logiche"
"La scelta della gestione in house providing può essere mantenuta solo attraverso una vera condivisione tra azienda, proprietà, organizzazioni sindacali e lavoratori degli obbiettivi fissati, il cui raggiungimento deve necessariamente riuscire a superare le vecchie logiche del passato". Non tarda ad arrivare la replica di Atc esercizio alle stilettate portate nei giorni scorsi da Cgil, Cisl e Cobas. I vertici dell’azienda di trasporto pubblico rispondono per le rime alle organizzazioni sindacali. "Sui dati forniti da parte di alcuni sindacati, relativi alla disponibilità delle risorse economiche, si fa volutamente molta confusione mettendo insieme risorse disponibili e già destinate al Tpl con entrate derivanti dalla riscossione della tassa di soggiorno che vanno direttamente sul bilancio del Comune" spiegano dall’azienda, mentre sul tema retribuzioni viene spiegato che "Le rivendicazioni salariali del settore non possono che trovare sfogo nella revisione salariale del contratto nazionale che ad oggi vede i lavoratori di Atc Esercizio attestarsi su una retribuzione media di circa 1500-1600 euro mensili netti per 14 mensilità; è difficile pensare di poter migliorare solo a livello aziendale e solo attraverso l’iniezione di risorse aggiuntive locali, che non ci sono e non ci possono essere per norma se non con la riduzione dei costi o l’aumento dei ricavi attraverso ad esempio la lotta all’evasione".
"In questo quadro – spiegano dal quartiere generale di via Leopardi – Atc esercizio oltre ad aver mantenuto in essere gli accordi sindacali, ha proposto alle organizzazioni sindacali un tavolo di trattativa per migliorare il servizio e riconoscere un premio ai lavoratori, che non può che essere fondato sul recupero di produttività, sull’efficientamento aziendale, sulla riduzione dei costi operativi dell’attività. Confidiamo che questo confronto possa svilupparsi positivamente, avendo come uniche finalità quelle dell’efficientamento aziendale e del miglioramento delle condizioni dei dipendenti e del servizio per gli utenti, e non certo di guadagnare". L’azienda rivendica gli interventi fatti fino ad oggi per migliorare il servizio (molti dei quali grazie al bando del Mit vinto dal Comune) "che daranno un ulteriore nuovo impulso all’utilizzo dei mezzi pubblici, migliorando notevolmente il parco mezzi nonchè la qualità del lavoro degli autisti" e non lesina una stilettata ai sindacati: "Per l’azienda e la proprietà cosa si vuol fare del trasporto pubblico, e se questo sia una priorità, é molto chiaro; la domanda è se lo stesso vale anche per tutti gli altri interlocutori".
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