REDAZIONE LA SPEZIA

Artigianato in crescita, 3135 nuove imprese

Il settore vola in tutta la Regione. Alla Spezia sono 423 le aperture (+0,6%), momento positivo soprattutto per servizi e costruzioni .

Artigianato in crescita, 3135 nuove imprese

Cresce ancora l’artigianato ligure. Il 2022 si è chiuso con una crescita dell’1% per il settore in Liguria, superiore alla media nazionale che si attesta su una crescita dello 0,62%. Secondo l’elaborazione dell’Ufficio studi di Confartigianato Liguria sugli ultimi dati forniti da Infocamere-Movimprese relativi alla demografia dell’artigianato, su un totale di 42.999 micro imprese attive in Liguria, nel 2022 si sono iscritte 3.135 nuove realtà, mentre 2.707 hanno chiuso i battenti: un trend dunque in netto rialzo per il terzo anno consecutivo.

Osservando i dati relativi ai principali settori artigiani, emerge che sono le costruzioni a trainare la ripresa del settore: l’edilizia conta ben 21.166 microimprese attive e nel 2022 hanno aperto i battenti 1.890 nuove realtà, a fronte di 1.396 chiusure, per un saldo positivo di 494 unità (+2,3%). In leggera sofferenza è il manifatturiero, che perde 37 microimprese, frutto di 351 nuove iscrizioni e 388 chiusure d’impresa. Su un totale di 6.720 microimprese manifatturiere attive, il calo è dello 0,54%.

Per quanto riguarda il dato delle province, nella provincia di La Spezia l’artigianato del territorio ha chiuso il 2020 con una crescita dello 0,60%, frutto di 423 aperture e 392 chiusure d’impresa, su un totale di 5.138 microimprese attive. Spiccano i dati riguardanti i settori di servizi e costruzioni, che, nello spezzino, rappresentano insieme il 75% del totale delle realtà artigiane. I servizi segnano un aumento dello 0,11% su 1.726 imprese registrate. Le costruzioni si confermano il settore più performante segnando un +1,22% su 2.148 totali del settore (214 nuove aperture e 185 chiusure): nascono 29 nuove imprese nel campo dell’edilizia.

A Genova, il 2022 si è chiuso con un totale di 22.293 microimprese artigiane attive. Qui la filiera è cresciuta dello 0,76%, grazie a 1.536 nuove aperture a fronte di 1.366 cessazioni. Non si arresta la crescita delle costruzioni: la curva sale del 2,14%, frutto di 940 nuove iscrizioni e 709 chiusure di attività, su un totale di 10.870 microimprese attive. Perde quota invece il manifatturiero artigiano: 3.505 le realtà totali, 167 nuove unità nel corso dell’anno e 210 cessazioni d’impresa. A Savona, le microimprese artigiane attive sono 8.453: 585 le nuove unità imprenditoriali, 503 le attività cessate, con un aumento dello 0,97%. Crescono le costruzioni – 359 aperture, 259 chiusure, su un totale di 4.241 realtà artigiane del settore (+2,19%) – si arresta il manifatturiero, che perde 5 realtà con 65 aperture e 70 chiusure durante l’anno. A Imperia con 7.115 imprese artigiane attive, nel 2022 si sono registrate 591 nuove aperture e 446 chiusure.

Le costruzioni aumentano del 3,42% rispetto all’anno precedente: 243 chiusure a fronte di ben 377 nuove aperture d’attività, su un totale di 3.907 imprese del settore. Un lieve calo invece per il manifatturiero artigiano che si vede ridotto, nel 2022, di 3 unità. "Nel Nord Italia siamo secondi solo al Trentino Alto Adige per crescita – commenta Giancarlo Grasso, presidente di Confartigianato Liguria – e il settore delle costruzioni si conferma locomotiva delle imprese artigiane anche per il 2022.

Nonostante le difficoltà legate ai forti rincari delle materie prime e dell’energia, questi dati sono l’ennesima cartina al tornasole della capacità delle nostre imprese artigiane".