ALMA MARTINA POGGI
Cronaca

Arte per sondare gli ’Abissi’

Da domani al 9 novembre al Museo tecnico navale la mostra di Angelini

Una delle cento opere di Alessandra Angelini esposte al Museo tecnico navale

Una delle cento opere di Alessandra Angelini esposte al Museo tecnico navale

"Vedere le stelle lontane anni luce, che guidano da sempre i naviganti, è aprire gli occhi sulle profondità dell’universo. Immaginare le profondità del mare è penetrare nell’infinito mistero che ci avvolge e che ci permea, è entrare nell’infinito profondo della terra, l’abisso incommensurabile, e a oggi l’inconoscibile". E’ sulle profondità dell’universo che, da domani, all’interno del Museo tecnico navale, sarà possibile allargare lo sguardo grazie alle cento opere dell’artista italo-svizzera – ma di origine spezzina –, Alessandra Angelini, oggi docente di grafica e tecniche dell’incisione all’Accademia di Belle Arti di Brera. Per il suo 100° anniversario, il museo ospiterà la mostra ’Abissi. Tra cielo e mare’ che sarà inaugurata alle 11.

Una rassegna espositiva – organizzata con il supporto del Comando interregionale marittimo nord della Marina al comando dell’ammiraglio di divisione Flavio Biaggi e curata dagli ammiragli Giosuè Allegrini, ingegnere e storico dell’arte e Leonardo Merlini, direttore del museo spezzino – che vuole evidenziare il legame fra arte e tecnologie marine, attraverso l’impiego del colore blu, dell’oro e della radiazione luminosa: elementi simbolo del legame fra la vastità degli abissi marini e l’arte contemporanea. Soddisfatto l’ammiraglio Biaggi: "Con vero piacere abbiamo supportato l’idea di una mostra così significativa che, attraverso il richiamo al mare, accomuna i temi della natura e tecnologia attraverso l’utilizzo di svariate tecniche quali pittura e scultura, stampa xilografica, fotografia e luce". Una mostra che unisce tradizione e innovazione. "E’ motivo di orgoglio ospitare questa mostra – spiega il contrammiraglio Merlini – nel nostro museo, uno dei più antichi al mondo se si considera che la raccolta dei cimeli viene fatta risalire alla fine del 1.300. Da allora siamo giunti senza soluzione di continuità ai nostri giorni, e questa mostra ci rammenta di guardare al futuro con uno sguardo al nostro passato". "Il mare e l’arte – conclude il contrammiraglio Allegrini – sono da sempre due elementi in continuo dialogo attraverso un unico comune denominatore, lo stretto legame tra conoscenza e sperimentazione, di cui la Marina è alfiere creativo, oltre che divulgatore della storia e delle tradizioni". La mostra sarà visitabile da domani – giorno in cui, eccezionalmente, l’ingresso sarà gratuito per tutta la popolazione e l’invito rivolto in particolare alle scuole – fino al 9 novembre.

Alma Martina Poggi