
Un momento della manifestazione organizzata sotto la Prefettura
Un centinaio di persone ha partecipato nel pomeriggio di ieri alla manifestazione indetta dalla Cgil a sostegno della Global Sumud Flotilla. Ed è stato proprio il leader della Camera del Lavoro spezzina, Luca Comiti, a condannare i fatti avvenuti la scorsa notte e a rilanciare il messaggio di sostegno alla Flotilla e alla Palestina. "Un fatto gravissimo" ha detto Comiti, che ha evidenziato come l’episodio "rappresenta l’ennesima, intollerabile violazione del diritto internazionale da parte di Israele. Colpire una flottiglia di pace, composta da donne e uomini che portano cibo, medicine, solidarietà a un popolo stremato, significa colpire l’umanità intera. Significa negare non solo il diritto alla vita dei palestinesi, ma anche il diritto di tutti noi a difendere la giustizia e la dignità umana. Noi chiediamo una cosa semplice e chiara: che il governo italiano condanni senza esitazioni questa aggressione. L’Italia deve assumersi la responsabilità di difendere il diritto internazionale e di garantire la protezione della flottiglia". E proprio sull’inv io di Nave Fasan, Comiti sottolinea che "questa scelta appare solo un timido inizio: si tratta di una missione di soccorso, mentre la Flotilla va tutelata e preservata dagli attacchi israeliani. Quella nave, comunque, è anche il frutto delle mobilitazioni popolari che in questi giorni, in tutta Italia, hanno alzato la voce per chiedere pace e giustizia. Nel frattempo, il drone israeliano che ha colpito il quartiere generale Unifil in Libano ha tutta l’aria di una ritorsione proprio per la decisione italiana. Per questo chiediamo che l’Italia riconosca subito lo Stato di Palestina. È un atto di giustizia, è un atto politico necessario". A sostegno della Sumud Flotilla si sono schierati nella giornata di ieri anche Rifondazione comunista e il comitato “Riconvertiamo Seafuture“, secondo il quale la nave che da ieri era "boccata dall’immensa attivazione popolare a Livorno risulta da 22 ore irrintracciabile, qualificando per altro una violazione del diritto del mare, e potrebbe essere dirottata su un altro porto vicino. Non è escluso che possa trattarsi di Spezia. In ogni caso fino a conferme definitive chiediamo di tenere massima l’allerta e di farsi trovare pronti come città a fare la nostra parte. Tutto questo è soltanto l’inizio" dicono dal comitato, annunciando lo "stato di agitazione permanente a fianco del popolazione palestinese e della Flotilla".