Arrestato padre padrone Maltrattamenti alla moglie e continue minacce

Sottoposto a divieto di avvicinamento, è tornato alla carica violando gli obblighi. Il gip stavolta dispone la misura cautelare in carcere a tutela della donna.

Arrestato padre padrone  Maltrattamenti alla moglie  e continue minacce
Arrestato padre padrone Maltrattamenti alla moglie e continue minacce

Nonostante l’ordine giudiziario di stare dalla larga dall’ex moglie si è presentato davanti alla stessa con fare minaccioso, mandandola nel panico. La circostanza, accertata dai carabinieri della stazione di Mazzetta, ha portato all’arresto dell’individuo sulla cui identità viene mantenuto il riserbo a a tutla dell’ex coniuge, altrimenti riconoscibile

La notifica del mandato risale a due sere fa. Destinatario un operaio straniero 47enne, da anni residente in città, resosi responsabile della violazione dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alla ex moglie, nei cui confronti è ritenuto responsabile di maltrattamenti prolungati nel tempo.

I fatti per i quali era scattato il primo provvedimento risalgono ad alcune settimane fa, allorquando la donna, esasperata da una grave e continua situazione di violenza domestica nella quale era costretta a vivere da tempo, si è presentata presso in caserma dei militari dell’Arma denunciando di essere vittima di maltrattamenti in famiglia da parte del coniuge. Immediatamente è stata inoltrata una segnalazione all’autorità giudiziaria e sono state avviate, con la procedura del cosiddetto “codice rosso”, alcune verifiche per documentare le vicende denunciate. A seguito di tali accertamenti, il giudice ha emesso a carico dell’uomo, a tutela della moglie e dei tre figli, il provvedimento di allontanamento dall’abitazione con contestuale divieto di avvicinamento alla parte offesa.

L’uomo però ha ignorato queste prescrizioni e nei giorni immediatamente successivi si è presentato sulla soglia di casa a minacciare la donna. Visto il potenziale pericolo per l’incolumità, i carabinieri hanno immediatamente informato la Procura, che ha richiesto ed ottenuto l’aggravamento della misura cautelare al gip Fabrizio Garofalo, che ha disposto la custodia cautelare in carcere. La misura restrittiva è stata immediatamente eseguita dai carabinieri, che hanno rintracciato l’uomo e lo hanno accompagnato a villa Andreino. L’Arma continua ad essere quotidianamente impegnata a contrastare ogni forma di violenza di genere e, come in questo caso, la tempestività delle denunce e segnalazioni è fondamentale per scongiurare peggiori conseguenze. Prossimamente l’interrogatorio dell’indagato, assistito dall’avvocato Fabio Sommovigo.