Antenne, il Comune tira dritto. Bocciate tutte le osservazioni

Respinte le 32 deduzioni presentate da Pd, comitati, ambientalisti e colossi delle telecomunicazioni. I consiglieri dem: "Porteremo le nostre istanze in aula. Bisogna passare per il confronto coi gestori".

Antenne, il Comune tira dritto. Bocciate tutte le osservazioni

Antenne, il Comune tira dritto. Bocciate tutte le osservazioni

Sul Piano delle antenne Palazzo civico tira dritto, rispingendo tutte le 32 osservazioni presentate da associazioni, partiti, colossi delle telecomunicazioni, e privati cittadini. Il regolamento e il piano per l’installazione di impianti di tele radiocomunicazione, realizzato dalla società romana Leganet, individua i luoghi dove è possibile procedere con nuove installazioni. Le stazioni dovranno sorgere a non meno di 75 metri dai siti sensibili, come scuole e luoghi di particolare interesse per il loro valore culturale, sociale, storico, architettonico, monumentale o paesaggistico ambientale. La fase di audit ha visto la partecipazione di Wind Tre, Iliad, Inwit, Zefironet, Comitato centro storico Garibaldi, Laura Battaglia, legambiente e Partito Democratico. Ventisei le pagine redatte dall’avvocato Gabriele De Luca, incaricato dal Comune di mettere nero su bianco le controdeduzioni comunali. Gli ambientalisti avevano presentato cinque osservazioni, una delle quali anche sull’articolo 2 del Piano, ovevero quello che individua la distanza minima delle nuove installazioni rispetto ai luoghi sensibili individuati dal Comune. Respinte in toto anche le otto osservazioni presentate dal gruppo comunale del Partito Democratico. "Abbiamo presentato delle osservazioni significativamente migliorative, sulla questione delle distanze, della ricollocazione degli impianti esistenti e della trasparenza sull’iter delle nuove autorizzazioni: purtroppo – dicono i consiglieri Andrea Montefiori, Martina Giannetti e Dino Falugiani – tutte le nostre indicazioni sono state respinte. La nostra iniziativa continuerà in consiglio comunale. Occorre avviare un confronto serrato con i gestori, chiediamo che il sindaco, a fronte dell’innalzamento dei limiti delle emissioni introdotto dalla nuova normativa, emani un’ordinanza che imponga ai gestori di attenersi alla normativa precedente".

Matteo Marcello