
Ameglia può mostrare con orgoglio i suoi... muscoli. E’ stato sufficiente poco più di un anno di sperimentazione per promuovere con lode il progetto innovativo partito nella primavera del 2021 anche se accompagnato da una precedente e intensa fase preparatoria che si è sviluppata durante la fase di emergenza sanitaria coinvolgendo, non senza difficoltà tenendo conto delle restrizioni, uno staff composto da biologi, veterinari, tecnici e chimici nell’esaminare la qualità delle acque al largo di Punta Bianca in un confronto di dati anche di anni passati e non lasciare nessun margine di incertezza. Il tutto con la supervisione dell’ente regionale, comunale e del Parco di Montemarcello Magra Vara.
La risposta cercata e auspicata è arrivata, adesso ci sarà da investire per proseguire l’esperimento e tradurlo in una realtà operativa permanente. Le calze di muscoli e le lanterne di ostriche calate in acqua dai miticoltori spezzini nel marzo 2021 hanno regalato frutti straordinari, grazie al gioco delle correnti e alla temperatura ideale che ha favorito una crescita sorprendente. Il progetto finanziato da Regione Liguria, grazie all’idea di Mirvana Feletti, responsabile regionale pesca e acquacoltura che ha convinto con grande entusiasmo anche lo scetticismo iniziale che accompagnava l’idea di portare una tipicità lontana dal golfo spezzino, è stato sostenuto oltre che dal Comune di Ameglia dalla Cooperativa dei miticoltori della Spezia e seguito da vari enti. Enti rappresentati ieri pomeriggio in sala consigliare ad Ameglia da Eugenio Borio presidente mitilicoltori spezzini, Federico Pinza direttore delle Cooperative Mitilicoltori Associati e Spezzini, Paolo Varrella presidente Mitilicoltori Associati, Stefano Lottici e Luigi Martella di Arpal Liguria, Erica Costa di Asl 5 della Spezia, Laura Serracca dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, Chiara Lombardi Ricercatrice Enea, Andrea Molinari di Olpa Genova e Mirvana Feletti. Proprio i tecnici hanno fornito l’esito eccellente della qualità delle acque, nonostante rappresentino lo sbocco del fiume Magra, elemento chiave del successo della sperimentazione. Il sindaco Umberto Galazzo nell’accogliere l’assessore regionale Alessandro Piana ha salutato con piacere la scelta individuata dalla precedente amministrazione (era presente in sala l’ex sindaco Andrea De Ranieri) e ha già disegnato il futuro insieme all’assessore Raffaella Fontana, ipotizzando le grandi prospettive del progetto e le favorevoli ricadute economiche e di immagine per il territorio.
"Legare il nome del territorio amegliese – hanno spiegato gli amministratori – a una vera e propria eccellenza sarà un motivo di orgoglio oltre che un volano economico importantissimo. Cercheremo di accelerare le procedure per avviare un progetto definitivo in grado di trasformare le nostre coste in una zona di qualità che potrà offrire nuova occupazione e valorizzare il settore gastronomico puntando su un prodotto locale".
Hanno trovato terreno fertile i muscoli e le ostriche concave, non altrettanto favorevole invece l’esperimento sulle ostriche piatte. "Si tratta di prodotti da difendere e valorizzare – ha ribadito l’assessore regionale Alessandro Piana – che rappresentano una qualità di questo mare e dell’intera Liguria. Inoltre rispecchiano fedelmente le indicazioni richiesta dalla comunità europea in tema di eco sostenibilità nell’acquacoltura".
Massimo Merluzzi