REDAZIONE LA SPEZIA

Altre cessazioni. Anche Vezzoni dice basta

Il centro storico della Spezia perde negozi storici, con il simbolo di Luciano Vezzoni che chiude dopo 63 anni. La città si trasforma in destinazione food & beverage, con un calo del commercio e aumento dei locali.

Altre cessazioni. Anche Vezzoni dice basta

Il centro storico della Spezia perde negozi storici, con il simbolo di Luciano Vezzoni che chiude dopo 63 anni. La città si trasforma in destinazione food & beverage, con un calo del commercio e aumento dei locali.

Un centro storico sempre più povero di negozi. Il salotto buono della città perde ancora pezzi. Sono tre i negozi destinati a chiudere in tempi abbastanza brevi. Tra questi, lo storico negozio Luciano Vezzoni, che dopo sessantatrè anni di attività ha deciso di abbassare definitivamente la saracinesca. Un negozio diventato un must per gli spezzini: scarpe, borse e capi d’abbigliamento sempre in bella mostra nelle vetrive, capaci di attirare e invogliare all’acquisto ancora tanti spezzini, che per anni sono arrivati da tutta la provincia per fare le proprie compere in quel negozio di via del Prione, dove nelle prossime settimane sbarcherà una multinazionale. Un segnale dei tempi che cambiano, e che stanno caratterizzando il centro cittadino sempre più come zona dedicata al food & beverage: ristoranti, bar, pub e locali diventati mèta non solo degli spezzini ma anche delle migliaia di turisti e crocieristi che approdano in città. L’ultimo rapporto sull’economia provinciale realizzato dalla Camera di Commercio ’Riviere di Liguria’ con la collaborazione del Centro studi Tagliacarne è netto nell’indicare un calo del 3,1% delle attività legate al commercio (sono 4168) e, al contempo, nel segnalare un aumento dello 0,7% rispetto all’anno precedente delle attività collegate ai servizi di ristorazione, che sono 2472. Non solo. Tra il 2012 e il 2023 sono sparite alla Spezia 374 attività, tra commercio stanziale e ambulante, delle quali 137 nei centri storici. In controtendenza, invece, i dati relativi ai pubblici esercizi, nello stesso periodo il saldo è positivo, con 45 nuovi bar e ristoranti in città.

mat.mar.