REDAZIONE LA SPEZIA

Alla Pa la prima ambulanza a ‘pressione negativa’

Un sofisticato sistema filtraggio dell’aria rende il vano sanitario una camera di isolamento

Il vano sanitario dell’ambulanza come la camera di isolamento ospedaliera, grazie a un innovativo sistema di filtraggio dell’aria che riduce le possibili cariche virali nell’ambiente e minimizza il rischio per gli operatori sanitari. La prima ambulanza a pressione negativa della Liguria circola da ieri sulle strade della bassa Val di Vara grazie alla pubblica assistenza di Beverino, che per prima in tutta la regione ha deciso di dotarsi di un mezzo attrezzato con un innovativo sistema di biocontenimento, utile anche in questo periodo difficile caratterizzato dal virus. L’ambulanza a pressione negativa è di fatto l’evoluzione di un concetto già noto in ambito ospedaliero, quello delle camere di isolamento, caratterizzate da ricambi d’aria ad alta frequenza con immissione di aria sanificata grazie a filtrazione e processi di fotocatalisi. Mediante una minima depressurizzazione del vano sanitario, i flussi di aria opportunamente filtrati defluiscono all’esterno dell’ambulanza evitando stratificazioni e alte concentrazioni di cariche virali nel vano sanitario del mezzo. Il livello di sicurezza degli operatori è aumentato: il sistema permette il passaggio dell’aria dal vano guida verso il vano sanitario, ma mai in senso contrario. Questo evita possibili contaminazioni del personale a bordo del veicolo. Un sistema digitalizzato permetterà agli operatori di monitorare in tempo reale i dati provenienti dal vano sanitario dell’ambulanza. L’ambulanza, acquistata dalla Pa guidata da Silvio Spadoni grazie alle donazioni e ai contributi della popolazione, è dotata anche di un monitor multiparametrico che permette di monitorare tutti i valori del paziente trasportato.

mat.mar.