All’Asl5 sbarca un nuovo sistema digitale

Questo nuovo approccio renderà possibile consulti medici con specialisti che si trovano nelle strutture sanitarie anche di Imperia e Savona

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Vi ricordate quando per andare da un radiologo o da un altro specialista ospedaliero per una consulenza si doveva preparare una borsa con dentro tutte le immagini radiodiagnostiche con tanto di referti da sottoporre al medico? Ebbene da oggi questo non sarà più necessario. Almeno non sarà necessario per chi effettua gli esami nelle Asl5, Asl1 e Asl2 della Liguria. Non solo, le stesse immagini digitalizzate potranno essere visionate in tutte e tre le aziende sanitarie. Questo significa che se un medico del Sant’Andrea ha necessità di consultarsi con un collega che lavora nell’Asl di Imperia o Savona lo si potrà fare in tempo reale dando la possibilità a entrambi di analizzare la stessa immagine. Un vero balzo in avanti se si pensa che fino a qualche tempo fa i sistemi informatici della stessa Asl – ospedale e territorio – non riuscivano a parlarsi neppure tra loro.

Questo nuovo sistema si chiama Pacs e ha il compito di gestire le immagini digitalizzate che riguardano appunto la diagnostica. Al momento questo programma è già utilizzato a pieno regime nelle strutture complesse di Radiologia e Medicina nucleare di Spezia. Mentre è appena partito il suo utilizzo nelle strutture di Cardiologia del Sant’Andrea e Cardiologia riabilitativa del San Bartolomeo. Avviato in sordina a causa dell’emergenza sanitaria, il nuovo sistema digitalizzato è stato reso possibile grazie a un accordo stipulato tra Liguria Digitale e un’associazione temporanea di imprese che fa capo a Philips Spa. La presentazione ieri mattina nella sala mensa del Sant’Andrea. A introdurre la conferenza stampa il direttore generale dell’Asl5, Paolo Cavagnaro che ha spiegato l’apporto positivo nello studio del paziente e del suo percorso clinico sottolineando che al momento – "Alla Spezia sono gestiti 250mila esami con questo sistema".

Ha parlato di "salto nel futuro" il sindaco Pierluigi Peracchini e della centralità del paziente nel sistema sanitario. "Questo significa – ha aggiunto – nuove professionalità, minori costi, riduzione delle truffe e maggiore sicurezza nella gestione dei dati". Il primario di Radiologia, Teseo Stefanini, ha fatto un breve riepilogo storico, ricordando che le basi di questo progetto erano state gettate in una riunione del febbraio 2014. Poi gli incontri si sono succeduti a cadenza di quindici giorni per due anni di fila fino ad arrivare ai giorni nostri con l’installazione di 25 work station collocate in punti strategici dell’azienda sanitaria spezzina. Postazioni a cui i medici possono accedere con facilità. Le immagini inoltre possono essere prese in visione anche direttamente dagli ambulatori. Un carico di lavoro che da marzo ad aprile 2020 ha contato, per via del Covid, 2300 Tc. C’è da dire che all’interno di questo nuovo sistema confluiranno anche le immagiini diagnostiche degli ultimi anni. Il processo di integrazione tra territorio e ospedale è stato invece sottolineato dal primario di Cardiologia ed emodinamica del Sant’Andrea, Alberto Menozzi che ha parlato della possibilità di discutere casi di pazienti in simultanea con medici specializzati in ambiti che non sono presenti in Asl5, come la Cardiochirurgia. Questo per rendersi conto dell’importanza di questa sinergia..

Una innovazione di cui si è sentita la necessità solo dopo il crollo del ponte Morandi che ha portato con sè la necessità di limitare i trasporti. Incredibile, ma vero. A evidenziare questo aspetto il presidente della Commissione Salute della Regione Liguria, nonché anestesista rianimatore, Brunello Brunetto. Alla presentazione non poteva mancare Gianmarco Medusei, presidente del Consiglio regionale della Liguria e medico egli stesso.

Anna M. Zebra