REDAZIONE LA SPEZIA

Alienabile lo spiazzo della discordia San Pietro, tiene banco il dibattito

Il sindaco Cozzani interviene dopo il consiglio comunale di martedì sul progetto per la ricostruzione dell’hotel

"Non siamo contro i lavori, né contro il progetto di Denegri, vogliamo precisarlo. Quello che ci preoccupa è la vendita dei beni pubblici ai privati: ora che l’area richiesta dall’imprenditore sarà messa all’asta dopo l’inserimento nell’elenco dei beni alienabili, quali saranno i prossimi? Noi temiamo per le vecchie scuole, per cominciare. E poi, che altro?". Questi i dubbi espressi dai consiglieri di minoranza Saul Carassale (nella foto) e Francesca Sacconi dopo il consiglio comunale di martedì, durante cui è arrivato il disco verde alla cessione, da parte del Comune di Porto Venere, del tratto finale di via Colonna, richiesto dall’impresa che si accollerà il restauro dello storico hotel. Un’alienazione - va detto - che potrebbe andare teoricamente a vantaggio di terzi, non essendo vincolata la cessione alla proprietà del San Pietro. A proposito del quale, interviene per fugare alcuni dubbi sollevati durante il consiglio il sindaco Matteo Cozzani. "La società sta operando in virtù del permesso di costruire emesso nel 2018, frutto della conferenza dei servizi del 2013. Si sta lavorando in forza del vecchio progetto, per recuperare tempo; quello definitivo verrà presentato facendo una variante di destinazione; non l’abbiamo ancora visto, non è stato ancora depositato, ma non sarà uno stravolgimento rispetto ai volumi licenziati e autorizzati con il vecchio. Sarà, insomma, una variante di quello esistente. Al momento, sono state fatte le demolizioni e le opere strutturali di consolidamento: il Covid ha rallentato tutto, l’inaugurazione sarà ovviamente posticipata rispetto al previsto".

C.T.