
Si sono presentati al processo mano nella mano. Eppure la donna, 22 anni di origine marocchina, era imputata per lesioni aggravate e maltrattamenti nei confronti del marito spezzino. Prima lo accusava di non riuscire a darle figli, poi proseguiva nelle condotte violente anche dopo la nascita della primogenita. Lo aveva minacciato e ferito ad un dito con un coltello ed aggredito perché aveva dato un bacio sulla guancia ad un’amica. Dopo, però, si sono riappacificati tanto da presentarsi insieme ieri davanti al giudice Fabrizio Garofalo e al pubblico ministero Federica Mariucci. L’avvocato di fiducia della donna, Cesare Bruzzi Alieti (nella foto) ha fatto presente il fatto e dopo una serie di domande chiarificatrici, l’imputata ha patteggiato col minimo della pena un anno e 15 giorni di reclusione, con la sospensione condizionale. E la speranza che non venga più commesso alcun reato.
M.B.