
Il Covid ha inferto un’altra dolorosa ferita alla comunità spezzina, portandosi via una delle sue figure più rappresentative e conosciute nel mondo economico ed agricolo non solo provinciale. All’ospedale San Bartolomeo di Sarzana, dove era ricoverato dal 10 settembre, se ne è andato Renato Oldoini, a lungo presidente di Confagricoltura La Spezia (dal 2005), e poi vice presidente di Confagricoltura Liguria (dal 2009) di cui era stato presidente per un triennio dal 2014. Attualmente era il direttore della struttura spezzina. Guidava anche Confedilizia, della quale era presidente provinciale, dopo essere stato presidente regionale e consigliere nazionale. Avrebbe compiuto 80 anni il 7 novembre, lascia la moglie Gabriella, la figlia Paola col marito Giovanni, e l’amatissima nipote Costanza, di 15 anni. I funerali sono annunciati per domani, giovedì, alle 11 nella chiesa di Santa Maria. Renato Oldoini, appartenente ad una delle più conosciute famiglie spezzine (il fratello Enrico è un noto regista televisivo), già consigliere provinciale della Democrazia Cristiana, incarnava il più autentico spirito dell’imprenditorialità agricola, tenace fautore della modernizzazione, non solo in senso tecnico ma anche sotto il profilo dell’adeguamento della normativa e della rappresentatività del mondo legato alla terra. Uno spirito innovativo e una lungimiranza che aveva trasferito anche al vertice di Confedilizia, dove aveva portato il suo straordinario bagaglio competenze che ne facevano un autentico punto di riferimento. Anche i rappresentanti di altre organizzazioni gli riconoscono doti non comuni di mediatore, facilitato in questo da una grande disponibilità al dialogo e da un carattere aperto e conciliante, ma al tempo stesso dalla connotazione fortemente carismatica. Comunque un gentiluomo. Una laurea in Scienze agrarie e forestali, abilitato alla professione di agronomo, aveva insegnato Economia ed estimo negli istituti tecnici per geometri, era stato consigliere di Fondazione Carispezia, giudice tributario e revisore dei conti nei collegi di società, consorzi, cooperative, enti vari, fra cui l’allora Usl XIX, la Camera di commercio, Termomeccanica, il Parco nazionale 5 Terre, Comuni, Promostudi e tante altre realtà economiche.
Di "leader carismatico, dotato di una profonda umanità" parla anche un commosso messaggio dei suoi più stretti collaboratori in Confedilizia che lo descrivono come "entusiasta e sostenitore di progetti volti a migliorare le condizioni lavorative nel nostro territorio da lui tanto amato. Splendido e capace professionista, apprezzato e stimato da tutti i suoi collaboratori dipendenti". Un profilo che emerge anche dai numerosissimi messaggi di queste ore, come quello di Confedilizia Liguria che ricorda il fondatore dell’organizzazione spezzina "Un un punto di riferimento per la nostra associazione, disponibile e attento a tutte le novità del mondo della proprietà edilizia". Cordoglio e manifestazioni di stima incondizionata anche dagli "avversari". "Ho perduto un caro amico – scrive Franco Bravo, segretario regionale del Sunia Non sempre avevamo la stessa opinione però riuscivamo a trovare un punto d’incontro. Siamo stati avversari sinceri e leali". Cordoglio anche nel Rotary Club, di cui Oldoini era socio.
Franco Antola