REDAZIONE LA SPEZIA

Addio all’ex primario Vito Capone

Cordoglio nel mondo della sanità. Era orgoglioso del suo lavoro in ginecologia: "Ho fatto nascere un paese"

Grave perdita e lutto nel mondo della medicina spezzina per la scomparsa del dottor Vito Capone. Aveva 72 anni. E’ morto mercoledì all’ospedale Sant’Andrea della Spezia, lì dove aveva lavorato a lungo, come primario di ginecologia per poi andare in pensione due anni fa. Lascia la moglie due figlie e l’adorato nipotino Giacomo. I funerali si svolgeranno oggi pomeriggio alle 15 presso la Concattedrale dei Santi Pietro Lorenzo e Colombano di Brugnato. La salma poi sarà tumulata nel cimitero dei Boschetti alla Spezia.

Nel manifesto mortuario le figlie l’hanno voluto ricordare con parole semplice ma che rispecchiano la sua vita "Padre premuroso ed esemplare di grande spessore umano e dedito alla professione".

Pugliese, originario di Lecce il dottor Capone si era trasferito alla Spezia ed era conosciutissimo a Sarzana, dove aveva uno studio frequentatissimo in via Landinelli. Era appassionato d’arte, gli piacevano i quadri. Una persona molto riservata ma affabile e soprattutto sempre pronto ad intervenire in ogni momento nei confronti delle sue pazienti, in modo particolare non mancava mai nel momento del parto. Allievo del professor Pescetto e Bernardini con quest’ultimo aveva lavorato all’ospedale San Bartolomeo di Sarzana. Poi si è trasferito alla Spezia quando il reparto maternità è stato trasferito ed è diventato primario.

Ha lavorato fino all’ultimo giorno prima di andare in pensione a 70 anni, poi ha continuato la sua attività nello studio di via Landinelli a Sarzana Sono tanti i ricordi arrivati sul web, attraverso Facebook, non solo da parte dei colleghi ma anche e soprattutto dalle sue pazienti. Una di loro Federica Gianfranchi, commercialista ma anche scrittrice che ha partorito proprio alcuni mesi fa, quindi è stata una delle sue ultime pazienti lo ricorda: "Oltre ad essere un medico scrupoloso, attento era una persona speciale ed era molto stimato a Sarzana. Sono davvero in molti a ricordarlo e che ora lo piangono. Sicuramente era una persona molto riservata mai una parola sulla sua vita. Ma era anche simpatico. Un giorno gli ho chiesto: dottore, quanti bambini ha fatto nascere?" mi ha risposto: "Un paese". Un caro amico medico di medicina generale lo ricordacosì: "Un esempio per tutti noi".

Carlo Galazzo