
Era il medico amico di tutti, sempre pronto a farsi in quattro per portare le cure a chi aveva bisogno. Cordoglio per la scomparsa di Giuseppe Ricci, 91 anni, medico molto amato in città dove ha esercitato la professione sin dal 1957. Dopo il liceo scientifico ‘Pacinotti’, conseguita la laurea in medicina e chirurgia all’università di Parma, ottenne le specializzazioni in dermatologia, medicina del lavoro, igiene e medicina preventiva alle università di Genova e di Parma con le quali ha mantenuto rapporti professionali costanti. Dopo il servizio militare come ufficiale medico negli alpini, si dedicò all’attività di medico di famiglia con un carico di lavoro sempre al massimo degli assistiti, che superarono le tremila unità prima delle leggi che ne limitarono il massimo a 1800. Direttore per molti anni del primo centro pubblico di medicina del lavoro della Spezia, pubblicò diversi studi su importanti riviste scientifiche del settore. Fece anche il medico aziendale per alcune realtà industriali. Numerosi anche gli incarichi di consulenza con Unione industriali, tribunale e patronati, così come si interessò di questioni mediche sindacali ed ebbe la tessera ‘numero 1’ della Federazione dei medici di medicina generale.
In occasione di calamità naturali in tutta Italia, si metteva sempre a disposizione delle autorità per prestare soccorso dove necessario. Aveva sempre una parola di consiglio e aiuto per i colleghi più giovani, ai quali sapeva infondere l’entusiasmo e la gioia della missione. Il suo studio e la sua casa, al Termo, sono stati punto di riferimento per tantissima gente che sapeva di trovare in lui un medico vero e un amico fidato, sempre pronto, giorno e notte, ad andare da chi aveva bisogno di lui. Fino all’ultimo, ha voluto accanto a sé la sua borsa da medico e il suo cappello da alpino. "Amò la sua gente, la sua famiglia, le sue montagne. Considerò sempre sé stesso un umile lavoratore nella vigna del Signore nel quale, fino alla fine, ha mantenuto la sua Fede" lo ricordano la moglie Fiorella, il figlio Saverio, la figlia Cristiana e i parenti tutti.