
L’arte spezzina, nel giro di pochi giorni, perde purtroppo un nuovo petalo. È l’artista Franco Ortis (nella foto), che segue di quattro giorni il collega Fernando Andolcetti. Se ne va così, a 93 anni, il decano dei pittori spezzini, molto conosciuto ed apprezzato, con una lunghissima esperienza iniziata nel 1955. Docente di Disegno e Storia dell’arte al Parentucelli, al Fossati e al Mazzini, è stato conduttore delle gallerie La Sprugola e L’Indice, oltre che storico collaboratore del giornale ‘La voce della Lunigiana’ (allora diretto da Luigi Cardinale) e di Tele Liguria Sud con la rubrica ‘Gallerie d’Arte’. Socio della locale Ucai (Unione cattolica artisti italiani), assiduo nella partecipazione alle rassegne collettive anche fuori provincia, pure in ogni personale sapeva offrire la sua identità legata al pittura di paesaggio e all’esplorazione della natura. "Portava con sé i fervidi anni formativi e di amicizia trascorsi a fianco di Amilcare Bia – ricorda il critico Valerio P. Cremolini – , indimenticabile maestro capace di valorizzare la veduta con sensibili intonazioni emotive. Nei dipinti di Ortis si afferma uno spontaneo, ma curato cromatismo, partecipe di un impianto compositivo, che favorisce la narrazione del pittore nel far rivivere pacatamente sulla tela la bellezza di suggestivi spaccati del nostro territorio, ma anche scorci dolomitici e dell’Argentario". L’acquerello, in particolare, ha rappresentato la vera e propria passione dell’artista nel dare visibilità alla bellezza del paesaggio.
"Il mio paesaggio – affermava proprio Ortis – vuole essere un vero e proprio esperimento e tale infatti è da considerarsi il paesaggio di un qualunque pittore, che senta di avere il dovuto rispetto per la natura che rappresenta". Domani alle 15 i funerali nella cripta di Cristo Re.
Marco Magi