Act, il ’pasticcio’ delle assunzioni: "Concorso finito, vincitori a casa"

La preoccupazione dei futuri dipendenti sottolineata da Stefano Viani segretario del sindacato Faisa "Hanno avuto garanzie ma la firma del contratto slitta sempre: aspettano inutilmente da molto tempo".

C’è chi lo ha già definito il ’pasticcio delle assunzioni’ di Atc. Al centro della vicenda, denunciata dal sindacato autonomo Faisa, c’è la preoccupazione di alcuni dei vincitori del concorso autisti, che chiedono spiegazioni all’azienda sul loro futuro. "Non capiamo – sottolinea il segretario Stefano Viani facendosi carico delle preoccupazioni di alcuni vincitori del concorso – per quale motivo Atc, per conto dell’ufficio del personale, abbia comunicato a più riprese direttamente ai lavoratori una serie di informazioni che hanno sortito solo confusione e generato paura". Viani chiede come sia possibile che "venga chiesto ad un padre di famiglia di licenziarsi ad inizio aprile assicurandogli con messaggi diretti e personali che sarebbe stato assunto il giorno 2 maggio, che avrebbe perfezionato l’assunzione il 29 aprile con la firma del contratto per poi arrivare ad ipotizzare l’entrata in servizio forse ai primi di giugno. Ai lavoratori deve essere data certezza, chiediamo che presidente e proprietà diano garanzie". E sul tema del futuro del personale prende posizione anche Mario Bonafiglia, responsabile Tpl Fit-Cisl. "In un momento di difficoltà nel reperire personale qualificato, la carenza di progettazione di Atc Esercizio ha portato ad impoverire le risorse umane con scelte sbagliate: così si riesce a stento a coprire giornalmente il servizio". In un momento di richiesta di trasporto pubblico legato al turismo ed agli operai della nautica, "Atc vede un calo degli organici dovuto a pensionamenti e ’fuga’ di autisti verso altri lavori, con assunzioni che non riescono a coprire tali carenze. Gli ultimi 3 concorsi, hanno visto un numero di domande risibili e con la quasi totalità presentate dal personale che già lavora sulle linee Atc per la ditta del subappalto". Bonafiglia punta il dito sulle "sulla gara per le linee in subappalto raffazzonata, con due sole cordate partecipanti e il risultato di un ulteriore stato di tensione tra i lavoratori che vivono ancora nell’incertezza".

Per quanto riguarda le difficoltà della “Napoleonica” segnalate nei giorni scorsi dai Cobas con un esposto in Prefettura, "il problema principale è la carenza di parcheggi in una strada che pone dei limiti di spazio, aree sosta che non possono essere negati ai residenti. Le soluzioni sono poche e tutte hanno dei costi. Forse la più semplice sarebbe creare zone di parcheggio regolamentate da sensi unici alternati con semaforo, già utilizzata in altre realtà in Liguria". L’ultima battuta è sulla nomina del nuovo amministratore delegato "entro fine mese, come Fit-Cisl siamo pronti a collaborare per il rilancio dell’azienda per il bene della comunità spezzina".