"Abbiamo vinto una sfida Ma è solo il primo passo"

Soddisfazione nelle parole delle istituzioni. "Importante intervento economico"

"Abbiamo vinto una sfida  Ma è solo il primo passo"

"Abbiamo vinto una sfida Ma è solo il primo passo"

"Restituiamo alle Cinque Terre una parte del suo camminamento iconico. Restituiamo i primi metri di un cantiere costoso, ingegneristicamente molto complesso, di cui siamo particolarmente orgogliosi". C’è soddisfazione nella parole il Presidente di Regione Liguria Giovanni Toti in qualità di Commissario di Governo contro il dissesto idrogeologico. "Dopo anni, i turisti potranno calcare qualche metro di questa strada che sarà restituita completamente Terre nel 2024 ma con un criterio quasi museale, che consenta alle persone di vederla, ammirarla, ma soprattutto con un criterio di accesso commisurato e connaturato alla bellezza di questi luoghi che sono una vera e propria opera d’arte, quindi con un’organizzazione su prenotazione, con un’ accompagnamento, una spiegazione della stessa e con numeri che siano evidentemente compatibili con un percorso così complesso e difficile". L’accesso sarà a pagamento, spiega continua il presidente di Regione Liguria "e questo consentirà – dicono Toti e l’assessore Giacomo Giampedrone – in una prospettiva futura di recupero di nuovi sentieri. La manutenzione di questa terra è indispensabile per continuare a poterne utilizzare". Sulla stessa linea anche il sindaco di Riomaggiore, Fabrizia Pecunia, che parla di una Via dell’Amore non solo ‘vissuta’ ma raccontata, in un’ottica di trasformazione in chiave ‘museale’. "Vogliamo con la prossima riapertura della via dell’Amore, cambiare completamente approccio anche nella fruizione del territorio delle Cinque terre.

Vogliamo dare a tutti l’opportunità di comprendere meglio la nostra identità storica e culturale. Inizieremo una sperimentazione dal 1° luglio al 30 di settembre: la via dell’Amore sarà accessibile su prenotazione, solo con visita guidata. Questo ci permetterà di raccontare non solo l’opera in sé, ma anche come si inserisce nel contesto paesaggistico e culturale che rappresenta. Questo deve essere il primo passo della trasformazione della via dell’Amore in un museo e spero che già dal 2024 possa realizzarsi questo sogno, da mettere in connessione con tutti gli altri punti di interesse sul territorio. Credo che il valore di questo nostro sentiero possa anche aiutarci a realizzare tutti quegli obiettivi di cui parliamo sempre come la destagionalizzazione e la cura del turista residente". E i residenti? "Avranno accesso libero sempre, nei momenti di apertura. Organizzeremo 10 giorni di apertura solo per loro".

Maria Cristina Sabatini