
A vela senza barriere. La scuola paraolimpica
E’ la prima scuola italiana di vela Hansa 303, capace di coniugare sport e inclusione sociale: è stata presentata ieri dalla Lega Navale Italiana in collaborazione con la Marina Militare nel salone principale del circolo ufficiali in viale Italia 2. La scuola, nata dalla sinergia tra la Lega Navale Italiana sezione della Spezia e la sezione velica spezzina della Marina Militare, propone corsi di formazione nautica rivolti a tutte le persone con disabilità che desiderino avvicinarsi al mare e allo sport senza barriere. Tra le autorità intervenute all’evento, moderato dalla giornalista Maria Cristina Sabatini, la senatrice Stefania Pucciarelli, Sergio Simone (contrammiraglio e presidente del circolo ufficiali), Roberto Savella (capitano di vascello e presidente della sezione velica della Spezia in rappresentanza del comandante marittimo Nord, ammiraglio di divisione Pierpaolo Ribuffo). Giuseppe Cannata’, direttore di Marivela, l’ammiraglio Donato Marzano (presidente nazionale della Lega Navale Italiana), il presidente del consiglio regionale della Liguria Gianmarco Medusei e per la giunta comunale Marco Frascatore, assessore allo sport e Patrizia Saccone, assessore allo sviluppo economico. Relatori, Francesco Costa vicepresidente della Lega Navale Italiana sezione Spezia, Annick Magnier, docente di sociologia Università di Firenze, Umberto Verna (istruttore della Lega Navale vela solidale e Federazione vela paralimpica), Michele Renna, nostromo della sezione velica e istruttore para sailing per la Marina Militare e l’atleta chiavarese, Eleonora Ferroni, velista sulle Hansa. "Questo progetto che coinvoge ragazzi disabili – esordisce Francesco Costa – ha un lungo iter, fatto di vari step che, grazie a Stefania Pucciarelli, è finalmente sfociato in una vera e propria scuola di vela con l’acquisto da parte della Difesa di imbarcazioni hansa". Si tratta di un fiore all’occhiello del paese intero sottolinea Medusei "perché il progetto apre non solo alle disabilità fisiche ma per la prima volta anche a quelle cognitive e relazionali". La collaborazione riguarda anche l’ateneo fiorentino, nei dipartimenti di medicina sperimentale e clinica e di scienze politiche e sociali: "E’ un’iniziativa di alto valore civile – spiega Annick Magnier – la cui originalità sta proprio nella fusione di vela e voga e nella loro forte capacità inclusiva".
Alma Martina Poggi