Castiglione della Pescaia (Grosseto), 28 agosto 2025 – Si è chiusa con un ospite d’eccezione, Giuliano Sangiorgi dei Negramaro, la decima edizione della Festa del Cinema di Mare di Giovanni Veronesi a Castiglione della Pescaia.
Nel dialogo moderato dal giornalista Omar Schillaci, il regista pratese ha divertito e commosso il pubblico immaginando il discorso funebre per l’amico cantautore Sangiorgi: “Quando tocca la chitarra vorrei essere la chitarra, quando suona il pianoforte vorrei essere il pianoforte, quando canta vorrei essere la sua voce. Io avrei voluto essere tante cose di quest’uomo, perché era tante cose”. Con la consueta ironia, Veronesi ha poi rivolto un pensiero anche all’attore Alessandro Haber: “Non morirò prima di Sangiorgi, ma di sicuro dopo Haber. E al suo funerale lo fregherò: lui vorrebbe che lo ricordassi come artista, invece io racconterò l’uomo, il padre generoso, l’amico meraviglioso… e mentre da steso mi dirà ‘dì anche che ero un grande attore, che ho fatto 100 film, dillo!’, io continuerò a dire che era soprattutto un uomo straordinario”.
La serata si è chiusa con un momento di intensa emozione: sulle note di “Sarà per te” di Francesco Nuti, altro grande amico di Veronesi, Sangiorgi ha suonato e cantato insieme al regista, regalando al pubblico un finale sospeso tra profondità e complicità che ha reso indimenticabile la conclusione della rassegna.

Sangiorgi e Veronesi, nomi non distanti, ma amici da tempo. Tanto che Veronesi è uno dei primi ad ascoltare alcune canzoni che nascono nelle corde vocali del cantante. Tanto appunto che durante la Festa del Cinema di Mare al salotto dell’Orto dei Lilli, mentre il pubblico era estasiato dal cantautore che suonava e cantava, il regista era a fianco a lui ad occhi chiusi, con un sorrisino che spuntava, come per dire due cose: godimento per l’ascolto o per aver dato la possibilità a tanti di aver ascoltato in modo “intimo” ciò che lui riceve forse con tanta facilità visto l’amicizia che lega i due, forse era come per dire “sono riuscito nel mio intento”, quello di farlo venire a Castiglione e cantare davanti a tutti. Chissà. Questo si può solo immaginare.
Intanto le persone erano davvero tantissime, tutte pronte ad applaudire “Giuliano dei Negramaro”, perché così in tanti lo chiamano. “Giuliano dei Negramaro” dopo l’intervista con Veronesi, dopo aver cantato, ha chiuso dando la buonanotte a tutti e rimarcando una parola essenziale: pace.
M.V.G.