"Villa del Seminario" al Circolo Arci

Oggi al Circolo Arci di Manciano, Sacha Naspini presenta il suo libro "Villa del seminario", che racconta la storia del campo di smistamento per gli ebrei destinati alla deportazione di Roccatederighi. L'evento offre l'opportunità di riflettere sul rapporto tra "Giorno della Memoria" e "Giorno del Ricordo" e sull'uso politico della storia. Il libro si svolge nel novembre 1943 e segue le vicende di René e Anna, affrontando temi come la guerra, la solitudine e la perdita.

"Villa del Seminario" al Circolo Arci

"Villa del Seminario" al Circolo Arci

Ospite di oggi del Circolo Arci di Manciano è Sacha Naspini (nella foto) che alle 18 presenta il suo libro "Villa del seminario" che narra la vicenda del campo di smistamento per gli ebrei destinati alla deportazione di Roccatederighi.

L’appuntamento sarà anche l’occasione per riflettere sul rapporto tra "Giorno della Memoria" e "Giorno del Ricordo", sul calendario civile italiano e sull’uso politico della storia.

Nel libro siamo nel novembre 1943, Le Case è un borgo lontano da tutto. Vista da lì, anche la guerra ha un sapore diverso; perlopiù attesa, preghiere, povertà. Dopo la diramazione della circolare che ordina l’arresto degli ebrei, ecco la notizia: il seminario estivo del vescovo è diventato un campo di smistamento. René è il ciabattino del paese ma tutti lo chiamano Settebello ed è schivo, solitario, taciturno. Niente famiglia. Poi c’è Anna, l’amica di sempre, che forse avrebbe potuto essere qualcosa di più ma René non ha mai avuto il coraggio di dichiararsi. Anna ha un figlio, Edoardo, tutti lo credono al fronte. Un giorno viene catturato dalla Wehrmacht con un manipolo di partigiani e fucilato sul posto. La donna è fuori di sé dal dolore e il suo unico scopo è quello di continuare la rivoluzione. Infatti una sera sparisce. Lascia a René un biglietto, poche istruzioni.