Polemiche su via Almirante, dall’Anpi una raccolta di firme: "Il prefetto blocchi tutto"

La sezione provinciale e la "Palazzoli" chiedono anche una manifestazione pubblica. Mercoledì la commemorazione dell’eccidio a Maiano Lavacchio: "Il sindaco non deve venire"

I lavori

I lavori

Grosseto, 19 marzo 2023 – L’Associazione nazionale Partigiani d’Italia, sezione provinciale "Norma Parenti" attraverso i propri gazebo già attivi, da venerdì, giornata dedicata all’Unità nazionale ed alla Costituzione repubblicana, ha avviato la raccolta delle sottoscrizioni (dalle 16 alle 19 in piazza Dante) che saranno allegate alla lettera aperta indirizzata all’attenzione del prefetto della città di Grosseto, Paola Berardino, per invitarla a "non autorizzare l’intitolazione di uno spazio pubblico del capoluogo maremmano a Giorgio Almirante, gerarca fascista recentemente destinatario delle mal riposte attenzioni della Giunta comunale di Grosseto".

Le ragioni della ferma opposizione dell’Anpi sono al contempo giuridiche, storiche e politiche.

"Sul piano storico fu infatti segretario di redazione della rivista ’La difesa della razza’ – scrive l’Anpi – e poi convinto esponente repubblichino di uno Stato fantoccio al servizio della Germania nazista di Adolf Hitler".

Sul piano prettamente politico il Comitato provinciale "Norma Parenti" e tutte le sezioni territoriali "ritengono inoltre che la proposta di intitolare una via ad Almirante, in nome di una presunta pacificazione, esponga l’intera città al ridicolo oltre che alla legittima indignazione, configurando una sorta di grottesca, anacronistica e strumentale compensazione ideologica".

"Dobbiamo rilanciare e rinverdire l’antifascismo, non abbassare la guardia altrimenti rischiamo di trasmettere ai giovani l’idea che quanto è avvenuto nel passato non è più rilevante oggi e che tutto sommato è accettabile il concetto di riconciliazione tanto caro alla destra attuale", dice invece la sezione Anpi "Elvio Palazzoli" che propone "una manifestazione unitaria di tutte le forze antifasciste: partiti, sindacati, associazioni, movimenti da tenersi nel più breve tempo possibile" augurandosi poi che il 22 marzo "durante il 79° anniversario dell’eccidio di Maiano Lavacchio, il sindaco Vivarelli Colonna rinunci a celebrare personalmente la ricorrenza. Noi parteciperemo e manifesteremo civilmente il nostro dissenso all’amministrazione del Comune di Grosseto, chiunque la rappresenterà". Si appella al prefetto infine anche Marco Simiani, deputato grossetano del Pd: "Ci appelliamo alla sensibilità del prefetto – ha detto – affinché respinga la richiesta della Giunta comunale di Grosseto relativa alla intitolazione di due strade vicine ad Enrico Berlinguer e Giorgio Almirante. Con la scusa della pacificazione il sindaca inasprendo gli animi: dedicare una via ad un gerarca fascista è un’offesa al nostro territorio".