"Un comportamento sempre corretto"

"Un comportamento  sempre corretto"

"Un comportamento sempre corretto"

"L’azienda ha preso atto della decisione del giudice, che non condivide ma rispetta, e ne ha già dato piena attuazione. Naturalmente i commenti dei sindacati che hanno parlato di far pagare chi ha sbagliato sono assolutamente fuori luogo".

E’ quanto dicono i vertici delle Farmacie Comunali Riunite in merito alla sentenza che ha disposto la reintegrazione del dipendente licenziato con l’accusa di assenteismo.

"L’azienda – si spiega ancora – si è mossa in buona fede a tutela del patrimonio aziendale che vogliamo ricordare è un patrimonio per la maggioranza di natura pubblica e a seguito di segnalazioni dei dipendenti che si sono detti sdegnati nel vedere che un loro collega assente dal lavoro conduceva una vita assolutamente normale. Farmacie ha seguito la norma ed ha avviato secondo i dettami del Ccnl un procedimento di contestazione disciplinare richiedendo al dipendente le giustificazioni di tale comportamento, il dipendete, secondo la norma entro 7 giorni avrebbe dovuto a sua discolpa allegare documentazione che non ha prodotto. Cosa avrebbe dovuto fare l’azienda, fare finta di niente di fronte allo sdegno dei suoi dipendenti? E’ chiaro che si è cercato di verificare quale tipo di comportamento ponesse in essere il lavoratore se esso fosse scorretto oppure se fosse legittimo, il problema quindi non è di far pagare chi ha sbagliato, il problema è di tracciare una correttezza dei rapporti che da un lato salvaguardino il patrimonio aziendale, dall’altra diano l’idea dell’immagine, ai cittadini prima di tutto, ma poi a tutto il personale dipendente dell’azienda, che il management ha a cuore la legalità. Il management aziendale all’unisono con la parte politica si sono adoperati diligentemente e assiduamente per ritirare su l’azienda portando gli utili netti da cinquecento mila euro del 2018 a una stima per il 2022 di ben oltre un milione".