Truffa sventata da novantenne. L’anziana ricorda la lezione dei carabinieri e lo fa arrestare

Orbetello, la donna aveva segnalato ai militari (quelli veri) di essere stata chiamata al telefono. Gli hanno spiegato come comportarsi: poi è scattato il blitz nel quartiere di Neghelli

I carabinieri (foto Ansa)

I carabinieri (foto Ansa)

Orbetello (Grosseto), 13 aprile 2024 – Aveva partecipato ad una "lezione" dei carabinieri della Compagnia di Orbetello. E si è ricordata su come si sarebbe dovuta comportare se fosse stata contattata nuovamente dai truffatori. E grazie ai consigli, l’anziana – che ha 90 anni – è riuscita a sventare la truffa del falso carabinieri e far arrestare un uomo. Tutto è successo qualche giorno fa a Neghelli, quartiere di Orbetello.

La donna ha raccontato che qualche mese fa aveva ricevuto una telefonata da parte di un uomo, che si è proclamato un carabinieri, dicendola che se non avesse pagato una somma di denaro, la figlia sarebbe finita nei guai. Ma la donna ha "mangiato la foglia" e insieme alla figlia, si era recata alla caserma dei carabinieri per raccontare quello che era successo. Ma non aveva voluto denunciare il fatto. I militari però avevano dato dei consigli all’anziana, spiegandole come comportarsi in caso i cui truffatori si fossero di nuovo fatti avanti. Ed è stato proprio così: l’anziana ha ricevuto un’altra telefonata con lo stesso tenore. Il "carabiniere" diceva di pagare dei soldi per evitare l’arresto della figlia.

La donna dunque ha accettato e ha invitato l’uomo a recarsi in casa, acconsentendo di dargli oro e soldi che possedeva. Ma poi ha chiamato il 112. I carabinieri sono arrivati a Neghelli e hanno aspettato che l’uomo, un napoletano, uscisse dalla casa dell’anziana con i soldi e i gioielli. L’uomo, 42 anni, Roberto Di Fiore, è stato dunque arrestato e portato in carcere. Gli è stata contestata, oltre alla truffa, anche l’estorsione. Era stato lui infatti a dire alla donna che se non avesse consegnato i soldi,. alla figlia sarebbe accaduto qualcosa di grave. Ieri mattina, nel carcere di via Saffi e non in n tribunale a Grosseto come si era ipotizzato in un primo momento, si è svolta l’’udienza di convalida dell’arresto. L’uomo, difeso dagli avvocati Chianese e De Falco del foro di Napoli, è comparso di fronte alla giudice Cecilia Balsamo, dovrà rimanere in carcere.