
Smantellato dai reparti speciali della Guardia di finanza un giro di droga che ha coinvolto anche Grosseto
GROSSETOSarebbero stati in grado di movimentare una tonnellata di cocaina che dal Sudamerica arrivava in Europa e di commercializzare 200 chili di hashish, destinati ai mercati di Roma, Grosseto e Milano. Avevano inoltre allestito numerose piantagioni di marijuana in Toscana, Lazio e Calabria. Un giro d’affari di oltre 47 milioni di euro. Con l’accusa di traffico internazionale di sostanze stupefacenti, nove persone sono state arrestate dalla Guardia di finanza, che ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip distrettuale di Catanzaro su richiesta della Dda. Sono stati sequestrati, inoltre, beni per un valore complessivo di 600 mila euro. Le indagini hanno fatto luce su un’organizzazione criminale capeggiata dalla cosca Gallace della ‘ndrangheta. La Dda ha ricostruito numerose importazioni di cocaina dal Perù, dalla Colombia e dal Brasile. La droga viaggiava all’interno di container caricati su navi cargo destinate a porti del Nord Europa (Rotterdam, Amburgo e Anversa) e nazionali (Gioia Tauro, Livorno, Civitavecchia, Genova e Trieste). Secondo gli investigatori, si sono rivelate fondamentali le chat criptate utilizzate dagli indagati per pianificare i loro affari. La decriptazione delle conversazioni ha consentito agli inquirenti di identificare buona parte delle persone coinvolti nel traffico internazionale di cocaina. Tra questi un ruolo centrale era rivestito da un broker calabrese, ritenuto "uno dei referenti più importanti della Calabria", che risiede in Germania. In questo modo, dal maggio 2020 al marzo 2021, gli indagati sono stati in grado di importare una tonnellata di cocaina, parte della quale (oltre 400 chili) è stata intercettata dalla Guardia di finanza, che ha eseguito 17 sequestri. In un’occasione è stato intercettato un container, con cocaina nascosta dentro il caffè.