Tradizioni e canti. Gli auguri con gli stornelli

L’Associazione Maremma Cultura popolare e la Proloco di Roselle con i poeti estemporanei.

Tradizioni e canti. Gli auguri con gli stornelli

Tradizioni e canti. Gli auguri con gli stornelli

Stornelli popolari auspicando un Natale di pace. Torna domani, alle 17, nella sala della Camera di commercio "La Maremma per la pace. Tradizione e stornelli" con la partecipazione di Cori popolari e personaggi della cultura tradizionale. Da alcuni anni l’usanza di farsi gli auguri per le feste natalizie si è rinnovata riportando le tradizioni nel centro storico di Grosseto. L’iniziativa è promossa dall’Associazione Maremma Cultura Popolare e dalla Proloco di Roselle con la partecipazione dell’Ancescao. L’evento sarà presentato da Giancarlo Capecchi con la presenza dell’emittente televisiva TV9. Saranno presenti alcuni poeti estemporanei che improvviseranno ottave e stornelli sul tema della manifestazione: Lorenzo Michelini, Mauro Chechi, Francesco Burroni con le voci femminili di Irene Marconi e Serena Cola. Fra i gruppi della tradizione hanno aderito i Carbonai di Maremma e la Banda del Torchio; una presenza significativa è quella dei ragazzi della scuola elementare di Roselle che realizzeranno un "Girotondo della pace". La Filarmonica (Società musicale bandistica della città di Grosseto) sfilerà nel centro della città per annunciare l’evento. Il cuore di questo spettacolo sarà caratterizzato dagli stornelli improvvisati dai poeti per parlare di un tema come quello della Pace che oggi più che mai è di grande attualità. Lo stornellare è stata una delle espressioni più diffuse nel mondo delle tradizioni, in particolare in Maremma dove si stornellava spesso durante i lavori agricoli. Generalmente gli stornelli venivano appresi oralmente e quindi cantarli diventava un esercizio di memoria (oltre che di voce). L’interesse per gli stornelli nel passato è stato notevole, tanto che, con la diffusione dei dischi in vinile, diversi cantanti come Narciso Parigi, Carlo Buti, Adriano Cecconi, e lo stesso Claudio Villa, hanno finito per influenzare anche il canto tradizionale. L’iniziativa di domani sarà un modo per dare nuova voce alla cultura popolare riportando l’attenzione sui temi di oggi, con una forma che contrasta i modelli consumistici di una società che sta perdendo i propri valori e la propria memoria.