REDAZIONE GROSSETO

Tommaso Francalanci dentro Assareoporti

Importante riconoscimento per il presidente della Seam società che gestisce lo scalo civile di Grosseto

Tommaso Francalanci, presidente di Seam, società che gestisce l’aeroporto civile Baccarini di Grosseto, è stato nominato sindaco supplente di Assareoporti, l’associazione italiana dei gestori degli aeroporti che fa capo a Confindustria. Un notizia importante per la persona, ma anche per il territorio di Grosseto e per il suo aeroporto civile. Questo incarico, infatti, consente di stare nel cuore del sistema istituzionale che sovrintende il trasporto aereo nazionale, con la possibilità di allacciare contatti a ogni livello. Un risultato reso possibile dal lavoro che proprio sul Baccarini si sta facendo, silenziosamente, anno dopo anno. L’ultima opera realizzata in via Orcagna è stata la realizzazione delle aree di sosta che sono andate a implementare le possibilità di parcheggio a lungo termine anche per mezzi aerei di dimensioni importanti. E proprio questa nuova offerta, inaugurata all’inizio della stagione turistica che sta per chiudersi, ha portato quest’anno a una importante crescita del numero dei movimenti.

Il totale degli arrivi e delle partenze nei tre mesi estivi giugno, luglio e agosto in questo 2021 è stato di 1065, contro i 725 del 2020, gli 824 del 2019 e i 900 del 2018. Qualunque confronto si voglia fare, dunque, il traffico aereo su Grosseto è aumentato e non di poco.

Anche questi dati, probabilmente, hanno pesato nella decisione di includere il presidente di Seam nel board di Assareoporti, associazione che si occupa di questioni molto delicate a livello nazionale. L’ultima assemblea durante la quale è stata ratificata la nomina di Francalanci ha discusso, ad esempio, anche del nodo Alitalia. "La comprensibile volontà di favorire la nascita della compagnia nazionale di riferimento e di gestire al meglio una grave crisi occupazionale – ha evidenziato il presidente di Assareoporti, Carlo Borgomeo – non può tuttavia sottovalutare la situazione di difficoltà degli aeroporti, anch’essi impegnati in una complicata opera di ripartenza e di salvaguardia di migliaia di posti di lavoro. Non si può continuare ad ignorare che il vettore da tempo non paga i gestori aeroportuali e che i crediti hanno assunto dimensioni non più sostenibili".

Andrea Fabbri