REDAZIONE GROSSETO

"Testimoni inattendibili Su Capuano tante bugie"

Guiscardo Allescia, avvocato difensore del commercialista, punta il dito su molti aspetti del processo. "Alcune cose danno l’idea di costruito"

È polemica l’arringa di Guiscardo Allescia. Il difensore di Evans Capuano attacca i testi del pm. Li definisce non attendibili. Fa nomi e cognomi e in testa a tutti ci sono i principali accusatori, quelli che con le loro denunce hanno fatto partire le indagini che hanno portato al dibattimento. Arietto Giovannelli e i fratelli Marchionni. Ma non solo loro. Allescia punta il dito anche contro gli ex dipendenti del commercialista follonichese imputato per estorsione con l’aggravante del metodo mafioso, oltre a danneggiamento seguito da incendio, lesioni aggravate, furto, corruzione e detenzione illegale di arma da fuoco. "Abbiamo parlato a lungo di altro in questo processo" esordisce Allescia riferendosi anche alle relazioni sentimentali intrattenute da Capuano. "È intollerabile dire che se c’è un incendio o si trovano proiettili sia ascrivibile a Capuano – prosegue –. Questi fatti non sono attribuibili a Capuano. Capuano era stato indagato, intercettato e prosciolto. Non c’entra niente". Allescia sottolinea il fatto che Capuano sia incensurato. "I fatti di questo processo sono singolari, penso alle dichiarazioni di Giovannelli e Marchionni". Attacca Arietto Giovannelli, l’imprenditore le cui attività erano in affitto in alcuni capannoni del commercialista e rimarca il fallimento delle sue attività e la vicenda degli sfratti. Elenca i canoni di affitto non pagati da parte di Arietto. "Abbiamo sentito tante bugie da Giovannelli – dice Allescia –. Mi dà l’idea di qualcosa di costruito. Giovannelli quando ha fatto denuncia ha trovato ad attenderlo ufficiali e marescialli della Guardia di finanza".

Dei testi chiamati dalla pubblica accusa Allescia dice "che hanno spirito di vendetta e risentimento nei confronti di Capuano". Il riferimento è ad una delle dipendenti dello studio e a Giovannelli. Poi spiega perché Capuano non abbia deposto."Capuano non si è presentato non per mancato rispetto a questo Tribunale ma perché dopo essere stato perseguito per anni ha avuto uno sbandamento". Per Capuano il pm ha chiesto 15 anni di reclusione. Allescia ha chiesto l’assoluzione perché il fatto non sussiste per il reato di estorsione, per non aver commesso il fatto per le ipotesi di danneggiamento seguito da incendio, lesioni aggravate e furto. Chiede l’assoluzione perché il fatto non sussiste per la corruzione in concorso con Cesare Ferreri e per non aver commesso il fatto relativamente al reato di detenzione illegale di arma da fuoco. In subordine Allescia chiede che il reato di estorsione venga derubricato in esercizio arbitrario delle proprie ragioni. Adesso la parola finale spetterà al collegio. La sentenza è attesa per il 24 settembre.