"Si investe in mattoni da una parte e si tagliano servizi dall’altra". Luciano Fedeli e Daniele Gasperi della segreteria del Pci vanno all’attacco. "Pochi giorni dall’inaugurazione degli spazi degli ambulatori ad essere colpito questa volta è un servizio di importanza fondamentale, con un valore non solo sanitario ma sociale, storico e culturale, importantissimo come quello trasfusionale - aggiungono - L’autore del misfatto è Estar, l’altro mostro di area vasta creato dalla Regione che si occupa delle procedure per le forniture: a passare nella ghigliottina è l’Avis che per l’ambito provinciale è eccellenza e per quello locale, come il territorio delle Colline Metallifere, è qualcosa di più. Massa Marittima è stata una delle prime sezioni di centro trasfusionale realizzate in Toscana, una sezione che si è sempre distinta per il numero delle donazioni e per il forte radicamento sul territorio e, contagiate da questo, sono nate le altre sezioni nei comuni limitrofi". Poi chiudono: "Ancora una volta il servizio non si toglie ma viene effettuata una prima riduzione che avrà conseguenze negative su una buona pratica di fondamentale importanza per la sanità, che crea oltre ad economie sulla spesa di farmaci che derivano dal processo, centinaia di migliaia di euro".
Cronaca"Taglio dei servizi, ora rischia anche l’Avis"