
Molti comuni, anche nel grossetano (per esempio Pitigliano e Castel del Piano solo per citarne un paio) hanno approvato...
Molti comuni, anche nel grossetano (per esempio Pitigliano e Castel del Piano solo per citarne un paio) hanno approvato in Consiglio la mozione per il riconoscimento dello stato di Palestina. Un gesto simbolico e allo stesso concreto. A Sorano però, al momento, la richiesta che pur c’era stata da parte di circa 300 cittadini (274 per la precisione), è stata respinta al mittente. A inizio agosto i cittadini hanno pensato di firmare una petizione e di rivolgerla al sindaco Ugo Lotti (foto), la richiesta è stata chiara: quella cioè di riconoscere simbolicamente lo Stato di Palestina, come tanti comuni hanno fatto e stanno facendo.
Una portavoce di questa iniziativa denuncia. "Sorano non riconosce lo stato di Palestina – commenta – il sindaco non ritiene che sia un tema da portare in Consiglio comunale, ci ha detto che è una questione politica e che, essendo la sua una giunta civica, non porterà mai in consiglio un argomento divisivo". C’è un testo, ufficiale, della richiesta che è stato protocollato lo scorso 6 agosto e che in alcuni passaggi dice: "Rinnoviamo la richiesta all’amministrazione, nella persona del sindaco e di tutti i consiglieri, di indire un Consiglio comunale straordinario per discutere del riconoscimento simbolico dello Stato di Palestina". La richiesta dei firmatari era semplice e chiara. "Siamo consapevoli dell’oneroso lavoro che la nostra amministrazione svolge – dicono – ma siamo a chiedervi di unire la vostra voce alla nostra e come Comune di Sorano unirci alle fila di chi rifiuta la guerra".
A commentare la richiesta anche il gruppo di opposizione Sorano Civica (Pierandrea Vanni e Matteo Santarelli) che ha fatto notare che i rappresentanti di una comunità possono affrontare temi di valore morale, civile e umanitario al di là delle loro competenze istituzionali.