Un ordine del giorno sulla guerra a Gaza da inltrare al Governo. Il consigliere comunale di maggioranza Abdelouahed Essaadi lo presenterà nela prossima seduta, dopo che in quella precedente è stato osservato un minuto di silenzio. "Il conflitto rischia di diventare un genocidio – spiega –. Pur considerando legittimo il diritto alla difesa di uno Stato, colpito da azioni violente e condannabili come quelle compiute da Hamas nell’ottobre 2023, non si può giudicare legittima la reazione sproporzionata dell’escalation militare del governo israeliano". Un appello accorato: "Si tratta ormai di azioni attuate dal governo israeliano che assumono caratteri tipici dei progrom che il popolo ebreo ha tanto sofferto nella propria storia, sino all’abominio della Shoah. Proprio per questi drammatici ricordi, oggi, dinanzi ad avvenimenti che non raccolgono l’insegnamento del passato, non possiamo che schierarci dalla parte di Gaza: il nostro sentimento di umanità ce lo richiede". Essaadi chiede che i consiglieri votino il cessate il fuoco immediato in Palestina, la liberazione degli ostaggi nelle mani di Hamas, la fornitura di aiuti umanitari, il rispetto della tregua in Libano e del diritto internazionale, sospendere forniture di armi ad Israele, sostenere in sede europea l’adozione di sanzioni nei confronti del Governo israeliano per la sistematica violazione del diritto internazionale. Inoltre, la fine dell’occupazione militare illegale dei territori palestinesi in Cisgiordania e l’illegale creazione di insediamenti israeliani e dare attuazione ai mandati di arresto deella Corte Penale Internazionale nei confronti di Netanyahu e Gallant, riconoscere lo stato di Palestina.
CronacaLe stragi nella striscia di Gaza: "Sì allo Stato di Palestina e immediato cessate il fuoco"