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Dall’Ucraina a Follonica. Il baby campione della Fiorentina salvato dalla passione per il pallone

Illya Protsenko, 12 anni, è scappato senza nemmeno recuperare i giocattoli. Giocava nella Dinamo Kiev "Traduco le parole del babbo, ormai parlo solo italiano. Toscano, anzi. Qua sto bene, sono felice".

Protsenko, a giugno, firma il contratto che lo lega. alla Viola per il quarto anno

Protsenko, a giugno, firma il contratto che lo lega. alla Viola per il quarto anno

La guerra ha sconvolto la sua vita, le bombe hanno cancellato tutto: la casa, le scuole, i campi di allenamento. E’fuggito dall’Ucraina senza niente, nemmeno il tempo di recuperare i giocattoli. Arrivato in Toscana, doveva ricominciare. Tutto. Daccapo. E il calcio è stato la sua salvezza, l’antidoto capace di curare anche le ferite più profonde. Perché se rotola un pallone, allora c’è ancora speranza per un futuro migliore. È la storia di Illya Protsenko, baby calciatore della Fiorentina. Come lui tanti altri bambini e ragazzi, costretti a lasciare l’Ucraina e a trovare una nuova casa. Con un sogno in comune: arrivare nel calcio che conta. Proprio come Bohdan Popov, diciotto anni, accolto in Italia dopo l’esplosione della guerra a Kiev, sabato scorso a segno con una doppietta all’esordio assoluto con l’Empoli in Serie B.

Nei giorni della paura quando vennero lanciate le prime bombe, un ruolo chiave lo ha avuto Alex Velykykh, ucraino e scout di calcio internazionale, che si è adoperato per accogliere i ragazzi anche tramite la Federazione e alcuni club tra cui la Fiorentina. È stato Alex ad ospitare per i primi tempi la famiglia di Illya Protsenko, arrivato a Follonica nel 2022.

"Era il 9 marzo, erano appena iniziati i bombardamenti e due giorni dopo hanno distrutto la nostra casa a Kiev". Illya parla benissimo l’italiano, anzi il "toscano", come sottolinea orgoglioso. Traduce le parole del babbo, poi racconta fiero: "Ormai parlo solo italiano, tranne che in famiglia. L’ho imparato velocemente. Qui sto bene, sono felice".

La Fiorentina lo ha fatto sentire subito a casa. "In Ucraina giocavo nella Dinamo Kiev – riprende Illya che oggi ha 12 anni –. Alla Fiorentina ho trovato una vera famiglia, mi hanno accolto con grande calore anche quando all’inizio non parlavo italiano". Illya gioca centrocampista centrale, "a volte anche terzino". Su Instagram ha un profilo molto seguito e gestito dai genitori, dove vengono condivise foto, video e momenti felici. Grazie al pallone.