CRISTINA RUFINI
Cronaca

Spiaggia in uso alla Stella Maris: "Utilizzo improprio, revocata". Tar boccia il ricorso dell’Arcidiocesi

I giudici amministrativi non hanno accolto le impugnazioni. Condanna al pagamento di 10mila euro complessivi al Comune.

L’ex colonia conosciuta come Stella Maris che è al centro di un contenzioso legale tra Comune e proprietà

L’ex colonia conosciuta come Stella Maris che è al centro di un contenzioso legale tra Comune e proprietà

FOLLONICA

Obiettivamente un contenzioso amministrativo piuttosto articolato, per non dire ingarbugliato, per la complessità dei rapporti tra il titolare della concessione marittima sulla spiaggia antistante la casa Stella Maris, casa per la colonia, di proprietà dell’Arcidiocesi di Siena, Colle val d’Elsa e Montalcino, e gli affittuari e subaffittuari che sono seguiti nel corso degli anni. I giudici del Tribunale amministrativo di Firenze, nel respingere il ricorso dell’Arcidiocesi e per incidenza della Madama Srl (sub concessionaria) hanno cercato di mettere insieme i passaggi e i relativi documenti di chi avesse realmente diritto a godere della concessione marittima per l’utilizzo dell’arenile antistante la casa colonica, assegnato comunque quale esclusivo utilizzo per gli ospiti della casa colonica. Non sarebbe andata così, secondo una delle contestazioni dell’amministrazione comunale, che nel 2022 aveva sanzionato la proprietà per utilizzo improprio della concessione, avendo trovato vacanzieri con tanto di ombrelloni che non alloggiavano nella casa colonica, ma soprattutto ci sarebbe stato anche uno sconfinamento del tratto di spiaggia assegnato, che aveva portato a una sanzione aggiuntiva di cinquemila euro, con conseguent ritiro della concessione demaniale. L’Arcidiocesi, tramite i proprio legali aveva deciso di proporre ricorso al Tribunale amministrativo regionale, impugnando gli atti del Comune e il ritiro della concessione. Tar che ha, però, di recente, respinto i ricorsi in parte nel merito e in parte per difetto di giurisdizione. Condannando sia l’Arcidiocesi che la Madama Srl al pagamento ciascuno di cinquemila euro a favore dell’amministrazione comunale di Follonica. Ovvio, è ancora possibile per l’Arcidiocesi il ricorso in appello al Consiglio di Stato.