
Fissata un’altra udienza
GROSSETOEra in aula ieri mattina per rispondere ad accuse pesanti. Nazmi Talbi, il 21enne di nazionalità marocchina, infatti, è ritenuto colui che ha sparato contro due militari della guardia di finanza durante un controllo nel bosco di Querce mercata, a due passi dalla strada delle Collacchie, equidistante tra Castiglione e Follonica. Secondo le accuse è stato lui, il 26 agosto 2023, ad aprire il fuoco esplodendo due colpi contro i finanzieri che erano entrati nella macchia per un controllo. Fu arrestato dai carabinieri il 24 luglio scorso, dopo una fuga durata due anni. Il giovane è comunque anche accusato di spaccio in concorso con altri due ragazzi.
Gli stessi che erano nel bosco quando furono esplosi i colpi ai finanzieri che avevano scoperto il loro nascondiglio. Il sostituto procuratore Giovanni De Marco contesta a Talbi, difeso dall’avvocato Giulio Parenti, i reati di tentato omicidio e resistenza a pubblico ufficiale, oltre al porto abusivo d’arma da fuoco e spaccio. Secondo l’accusa, sarebbe stato lui, a impugnare il fucile e a esplodere i colpi contro i finanzieri, che per fortuna rimasero illesi. Colpi sparati per farli allontanare. Per questo, ha chiesto al giudice il rinvio a giudizio del giovane.
Ad agosto di due anni fa, quando i finanzieri entrarono nel bosco di Querce mercata per un controllo, Talbi non era solo. Con lui c’erano anche altri due ragazzi. Insieme avevano messo su un market dello spaccio nel bosco, dove era possibile acquistare di tutto: eroina, cocaina e hashish che vendevano a molte persone ogni giorno. Tre ragazzi poco più che maggiorenni e un minorenne: era questa la banda che aveva allestito un bivacco nel bosco, dove erano stati nascosti anche un machete e una doppietta, quella che avrebbe utilizzato Talbi per sparare contro i finanzieri. Arrestato il 24 luglio in un bosco a Piombino, il ragazzo ha sempre negato di essere stato lui a fare fuoco. Ieri mattina, di fronte alla giudice Ludovica Monachesi, si è celebrata la prima udienza preliminare. Il ragazzo era in aula. La giudice ha rinviato l’udienza per la scelta del rito: il giovane dovrà decidere se affrontare il dibattimento od optare per il rito abbreviato.