
"San Rocco Festival a Grosseto: Mohabbàt, una danza per l’Iran"
La danza d’autore è protagonista oggi alle 21.30, sul palco del "San Rocco Festival" a Marina di Grosseto: Mohabbàt del coreografo e regista iraniano Afshin Varjavandi che, pur vivendo in Italia è legato alla terra e alla cultura di origine.
Mohabbaàt in persiano significa "affetto, cura" e Varjavandi lo identifica come nucleo centrale e profondo della cultura iraniana, un’antica radice culturale che diventa il perno della sua coreografia, in contrasto con ciò che sono le disumanità dell’Iran di oggi.
I danzatori diventano quindi il simbolo delle tante famiglie fuggite dal Paese di origine per trovare nuove speranze altrove. La regia di Varjavandi evidenzia, attraverso il corpo dei danzatori in una danza eclettica, fusione di gesto contemporaneo e tecnica urban, che vi è un prezzo da pagare nel lasciare la terra d’origine per cercare altrove la libertà. "Mohabbàt" è un flusso di coscienza e di ricordi personali, episodi, telefonate tra parenti e amici distanti, è mescolanza di immagini e riferimenti poetici, tra la dimensione di affetto e cura e le attuali negazioni. In scena Jenny Mattaioli, Alessandro Marconcini, Chiara Morelli, Elia Pangaro.