Saldi, pronti, via. Ma con calma "Crisi e pandemia si fanno sentire"

Ieri il primo giorno di vendite con i ribassi. Accoglienza "freddina": poco movimento e acquisti contenuti

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di Francesca Sabatini

Hanno preso il via i saldi di fine stagione che, quest’anno, portano di nuovo lo sconto alla prima settimana di gennaio. Rispetto allo scorso anno, che ha visto gli sconti invernali anticipati dopo un lungo lockdown, i negozi possono accogliere i clienti al loro interno con sconti che partono dal 30% e arrivano da subito fino al 50%. Come da Targioni, in centro a Grosseto.

"Stiamo applicando da subito il 30 e il 50 per cento di sconto – ci spiega la titolare del negozio, Mariella Monni –, ma in tempi come questi i saldi per ora sono un flop, anche se appena iniziati. C’è una crisi evidente, il covid e quindi poco movimento. La gente è curiosa, chiede informazioni sui prodotti, ma c’è sempre paura. Molti clienti chiedono solo informazioni".

Dall’altro lato, qual è l’approccio dei consumatori verso gli sconti di fine stagione?

Per strada incontriamo Gianluigi Gallo. "In questo periodo dei saldi mi interessa il giusto – ci dice –, l’importante è la salute. Potrei spendere 50 o 80 euro ma non di più solo se qualcosa mi piace. Ma i saldi non sono nei miei pensieri".

C’è, sì, la paura di uscire, ma il problema ruota intorno anche (e forse soprattutto) alla crisi economica, che le restrizioni non hanno fatto altro che acuire. Lo mette in evidenza Rosanna Polvani.

"Quest’anno, vista la crisi penso che la gente abbia meno soldi da spendere – dice –. Per quanto mi riguarda, a meno che non si tratti di un’urgenza, se devo comprare qualcosa aspetto i saldi. Non è che vado subito a fare la corsa all’acquisto, ma se devo prendere qualcosa preferisco aspettare".

C’è poca voglia di spendere, in generale, accompagnata da un’altra tendenza che sta portando gradualmente il cliente a modificare l’approccio verso qualsiasi forma di acquisto, come fa notare Maurizio Costanzo. "Rimango indifferente al fattore saldi – dice –. C’è chi li aspetta per fare acquisti ma, personalmente, compro sempre quando ho bisogno di qualcosa e non aspetto che ci siano gli sconti per farlo. Cerco la convenienza, ma non aspetto certi momenti per trovare le cose che mi servono".

"Il discorso dei saldi – conclude Costanzo – tendo ad associarlo al consumismo che, per carattere, non ho mai alimentato. Semplicemente, compro al bisogno".