Grosseto, 30 settembre 2024 – Una notte molto bella, una notte molto brutta. La prima è quella organizzata dal Comune grazie al programma de “La Notte Visibile” che ha portato nelle vie del centro tanti eventi e tantissime persone, la seconda è quella “organizzata” da qualche idiota che ha cercato di rovinare tutto: prima con una rissa che ha mandato in ospedale un ragazzino di neanche 15 anni, poi con una guerra a seggiolate che ha danneggiato un locale. Episodi separati, però.
La rissa – o forse è più corretto parlare di aggressione – è avvenuta poco dopo le 22.30. In piazza del Sale due gruppi di giovanissimi, da uno di questi partono parole offensive prima nei confronti di una ragazzina e poi altre di stamp razzista indirizzate ad alcuni suoi amici. Gli animi si scaldano e i due gruppetti si ritrovano sulle Mura e poi dietro al cinema Marraccini, dove il quattordicenne (de gruppo preso di mira) viene colpito al volto e poi, mentre è a terra, a calci nel ventre. L’aggressore fugge, intervengono alcuni finanzieri e carabinieri, subito dopo il personale del “118” che accompagna il ferito in ospedale.
Non è finita. In piena notte, dopo le 2, qualcuno ha avuto uno “scambio di vedute” davanti al bar “Movida”, in piazza Martiri d’Istia. La questione è stata risolta a seggiolate, quelle dello stesso bar. Ignoti i protagonisti e anche le conseguenze fisiche, noti invece i danni per il titolare del locale: molti.
Peccato. Peccato davvero, perché la “Notte Visibile” è stata invece un successo. Il centro storico cittadino pieno di vita e proposte. Come il salto indietro nel tempo con gli anni ’70 dettati dalla “Notte Visibile della Cultura”, la manifestazione d’arte e animazione culturale urbana ideata dal Polo Le Clarisse di Fondazione Grosseto Cultura, in coorganizzazione con il Comune e il contributo della Fondazione Cr Firenze. E poi musica ovunque che ha radunato un gran numero di persone. Se si vuol rivitalizzare il centro storico questa è la strada giusta. Sabato sera strade e piazze all’interno delle mura sono tornate a recitare il ruolo di salotto buono della città, quel ruolo che questa zona deve riprendersi respingendo la “malamovida”. Perché oggi si chiama così: malamovida. Ma siccome pare un termine che non tutti capiscono, diciamolo più chiaro: tenendo fuori gli imbecilli.