REDAZIONE GROSSETO

Riflessioni sulla "Cripta di Giugnano"

Riflessioni sulla "Cripta di Giugnano"

Domani alle 16 nell’aula magna della Fondazione Polo Universitario Grossetano si rinnova l’appuntamento con il progetto "Incontri con le voci dell’archeologia" allo scopo di divulgare i risultati delle ricerche svolte sul territorio. Roberto Farinelli, Vanessa Mazzini, Gina Berni, Giulio Basili e Chiara De Felice parleranno de "Il recupero della cripta dell’abbazia di Giugnano. Riflessioni preliminari a margine di un’indagine multidisciplinare". Immerso in un comprensorio dallo spiccato valore paesaggistico, il complesso di S. Salvatore di Giugnano costituisce la più rilevante testimonianza monastica medievale della Maremma. L’insediamento ecclesiastico vede il susseguirsi degli ordini religiosi presenti nella Toscana coeva quali benedettini, guglielmiti, cistercensi, agostiniani. Sotto il profilo storico artistico, l’elemento architettonico di maggior pregio è rappresentato dalle vestigia di una cripta, testimonianza romanica ascrivibile all’ultimo quarto del secolo XI. L’ambiente, interrato per circa tre metri, presenta una pianta rettangolare a tre navate scandite da colonne determinanti un ritmo ripetuto di tre arcate, con abside semicircolare orientata in cui si aprono tre feritoie dalla spiccata strombatura, oggi ostruite dai crolli delle strutture soprastanti. La cripta appare mancante di alcuni elementi portanti e danneggiata nelle colonne e nelle volte, parte del soffitto è già crollato.