REDAZIONE GROSSETO

Ricordarci del passato per avere un futuro migliore

Durante un'ora di Educazione civica, gli studenti riflettono sui principi di non discriminazione della Costituzione italiana e sull'importanza di abbattere pregiudizi e discriminazioni, ispirandosi alla diversità culturale presente in classe.

Ricordarci del passato per avere un futuro migliore

Un giorno durante l’ora di Educazione civica, con la nostra professoressa di lettere, abbiamo letto due articoli della nostra Costituzione. Gli articoli 3 e 4 affermano in modo chiaro che i cittadini non possono essere discriminati rispetto a tutte le caratteristiche che possono essere percepite come "diversità" e che questo è un "imperativo etico, inscindibile dal rispetto della dignità della persona umana". Questi articoli ci hanno fatto molto riflettere e ci hanno fatto pensare alla nostra situazione in classe. Per noi la diversità culturale è pane quotidiano tanto che nemmeno la consideriamo "diversità". Il primo ad insegnarcelo è proprio il nostro compagno Avadhesh che nonostante sia di religione induista ha deciso di seguire l’ora di religione cattolica. Quello che abbiamo capito è che dobbiamo impegnarci tutti, nativi e stranieri, ad abbattere i pregiudizi e le discriminazioni. Dobbiamo ricordarci allora che proprio dal 1861 al 1985 circa 29 milioni di italiani emigrarono in altri Paesi e purtroppo furono vittime di discriminazioni e pregiudizi. Basti pensare allo scandalo che coinvolse Nixon, il presidente degli Stati Uniti d’America, nel 1973; fu intercettato al telefono parlando degli italiani come gente sporca, lavativa e disonesta. Insomma: "piacerebbe a noi dodicenni che la nostra Costituzione fosse presa alla lettera da tutti e ci piacerebbe vedere un Mondo come la casa di tutti", dicono Miriam, Giacomo, Enrico e Rosanna.