ANDREA CAPITANI
Cronaca

Riconoscimento. Il ’Piano B’ premia Falaschi

Il regista grossetano conquista la giuria del festival con il suo film ’C’è un posto nel mondo’.

il regista Francesco Falaschi (primo da destra) ritira il premio a Roma come miglior lungometraggio per il suo film ’C’è un posto nel mondo’

il regista Francesco Falaschi (primo da destra) ritira il premio a Roma come miglior lungometraggio per il suo film ’C’è un posto nel mondo’

Il film ’C’è un posto nel mondo’ di Francesco Falaschi girato interamente sul monte Amiata, si è aggiudicato il premio per il miglior lungometraggio al Piano B Festival, che si è svolto al cinema Madison di Roma. Nella motivazione del premio si dice del film ’esplora la ricerca di significato e appartenenza in luoghi apparentemente marginali ma ricchi di relazioni umane autentiche. Attraverso una narrazione corale e delicata, Falaschi dipinge un ritratto sincero dell’Italia contemporanea, mettendo in luce le sfide e le speranze di chi cerca il proprio posto nel mondo. La regia attenta e la sceneggiatura ben costruita offrono uno sguardo empatico sulle vite ordinarie, trasformandole in storie straordinarie. Il film è un invito a riscoprire il valore delle connessioni umane e delle scelte personali che definiscono il nostro cammino". Non è la prima occasione festivaliera per il film di Falaschi, dopo il premio come miglior film al Veneto Film Festival, i premi a Cristiana Dell’Anna al ’Kraken film Festival’ e ’Soulplace film festival’, e la partecipazione al ’Lucca Film Festival’.

Il film racconta di un giovane in partenza per l’estero, di un insegnante diviso tra l’affetto degli studenti e una nuova prospettiva di lavoro, di una donna che torna al paese di nascita per liberarsi del passato e invece comincia a capirlo. Tre personaggi di fronte a una scelta di vita: restare, tornare, o partire? Il film è interpretato da Cristiana Dell’Anna, Luigi Fedele, Daniele Parisi, Alessandra Arcangeli, Gaja Masciale, Iacopo Olmo Antinori, Valentina Martone, Fabrizia Sacchi, Alessia Barela, Paolo Sassanelli.

"Non poteva esserci premio più gradito – dice Falaschi –, perché il concetto di Piano B allude alla caparbietà di autori e produttori che pur in un momento molto difficile e in alternativa al cinema mainstream, riescono a portare in sala film che rispecchino le loro idee e la loro visione del cinema e sanno conquistare il supporto di produttori, autori e attori di grande livello e sensibilità".

"Il tema del film è importante – sottolinea Alessio Brizzi, sceneggiatore del film insieme a Falaschi – e riguarda la vita nell’Italia interna, in questo nostro ’Paese fatto di paesi’, tra voglia di partire, tornare, restare".