"Resistenza". Chiesta la messa alla prova

GROSSETO Se il giudice accoglierà l’istanza presentata durante l’udienza di ieri, Alessandro Parrini 36 anni (il cantante di strada arrestato il...

"Resistenza". Chiesta la messa alla prova

"Resistenza". Chiesta la messa alla prova

Se il giudice accoglierà l’istanza presentata durante l’udienza di ieri, Alessandro Parrini 36 anni (il cantante di strada arrestato il 30 novembre scorso con l’accusa di resistenza e lesioni aggravate a pubblico ufficiale) lavorerà gratuitamente per il circolo Arci Khorakhanè in via Ugo Bassi. L’udienza di ieri è durata pochi minuti, l’avvocato di Parrini ha chiesto per il suo assistito la messa alla prova. Di fronte al giudice Agnieszka Karpinska, il legale del cantante, oltre a presentare la richiesta di messa alla prova, ha espresso la volontà dell’uomo di risarcire l’agente della polizia municipale che fu colpito dal trentaseienne. L’agente fu colpito al volto, e una volta soccorso fu portato all’ospedale Misericordia di Grosseto, dove gli fu diagnosticata una prognosi di trenta giorni a causa della frattura del setto nasale. Il vice procuratore onorario Pamela Di Guglielmo ha acconsentito alla richiesta dell’avvocato a patto che Parrini risarcisca anche l’altro agente della Municipale, ovviamente in base alle proprie disponibilità economiche. Il giudice ha rinviato l’udienza alla fine di marzo, data entro la quale dovrà essere presentato il programma di messa alla prova che Parrini dovrà seguire affinché il procedimento penale che lo riguarda venga sospeso. Il cantante di strada ha trovato un ente pronto a farlo lavorare, gratuitamente, nel periodo di messa alla prova. Sarà infatti impegnato al circolo Arci Khorakhanè. Solo a fine marzo il giudice deciderà se proseguire con il processo o accettare la proposta del legale del 36enne.