Rave party, la conta dei danni Riempiti di rifiuti ventinove bilici

Piero Camilli, proprietario della tenuta di Mezzano, sui cui trenta ettari si è svolto il grande radu illegale, parla di decine di migliaia di euro necessarie per riportare tutto alla normalità

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di Alberto Celata

Ci sono voluti ventinove bilici di una ditta specializzata per portare via i rifiuti abbandonati dopo il grande rave party, che si è tenuto su trenta ettari della grande tenuta di Mezzano nel comune di Valentano (Viterbo), dalla vigilia di Ferragosto fino a mercoledì. A mezzogiorno di giovedì, infatti, il grande "villaggio illegale", era stato completamente, sgomberato. E ora è il tempo della conta dei danni, che facciamo con Piero Camilli, storico presidente del Grosseto e titolare della più grande azienda di macellazione ovina d’Europa, proprietario della tenuta di Mezzano, che si estende per settecento ettari, lago e spiaggia compresa.

"Ci sono voluti ventinove bilici – ci racconta Piero Camilli – per portare via tutta l’immondizia e lo sporco che hanno lasciato questi individui". E’ stato infatti necessario l’intervento di una ditta specializzata, chiamata da Camilli in accordo con l’Amministrazione comunale di Valentano, per dare una prima pulita a questi campi. "Il lavoro è complesso – prosegue Camilli – anche perché queste persone sono dei barbari, anzi si comportano come animali visto che hanno lasciato in terra i loro escrementi e quelli dei loro cani. Per non contare le centinaia di siringhe, usate per drogarsi, abbandonate. Perciò il terreno andrà pulito, bonificato e disinfettato. Poi trattandosi di campi destinati in parte alla coltivazione del grano e in parte al pascolo dei miei animali, sarà necessario disinfettarli, ararli e seminarli di nuovo".

Già gli animali, anche da questo punto di vista ha subìto dei danni.

"E’ proprio così – prosegue Piero Camilli –. Dieci pecore sono state sbranate, mentre altre venti sono state ferite. Inoltre visto che è stato spaccato il pozzo che usavamo per il loro abbeveramento, questi poveri animali sono rimasti senza acqua per due giorni. E poi, vuoi, per gli assalti dei cani, ce ne saranno stati in giro quasi un migliaio, vuoi per il rumore assordante della musica, questi animali sono ancora impauriti e soffrono del fatto che siamo stati costretti a tenerli chiuse per giorni e non hanno potuto pascolare all’aria aperta come sono abituate a fare".

E’ possibile quantificare i danni che ha subito per effetto di questo rave party?

"Al momento è ancora molto difficile quantificare. Fino a quando non avremo ultimato la pulizia, e di conseguenza l’esatto censimento dei danni che abbiamo subìto, è difficile fare una stima esatta. Credo però che saremo intorno alle decine di migliaia di euro. Perché non solo abbiamo dovuto aggiustare un pozzo, rimettere in funzione i mezzi danneggiati, ma dobbiamo recuperare totalmente questi campi, che sono stati completamente devastati da questa orda di barbari incivili".