
Guardia costiera
Monte Argentario (Grosseto), 17 luglio 2023 – Dall’Isolotto di Porto Ercole ad Ansedonia. In linea d’aria sono oltre 10 km. È questa la distanza che ha percorso a nuoto il ragazzo romano di 25 anni protagonista di questa miracolosa vicenda.
Tutto è iniziato alle ore 16:30 di sabato 15 luglio nelle acque dell’Isolotto di Porto Ercole. Il ragazzo, descritto come un abile nuotatore, si tuffa dal gommone dove si trovava con i genitori dicendo che voleva fare snorkeling. Passa un po’ di tempo, tanto visto che stava inziando a fare buio, i genitori impauriti decidono di far scattare le richieste di aiuto. Partono immediatamente una ventina di uomini dell’Ufficio Circondariale di Porto S. Stefano, coordinate dal comandante Luigi Buta, squadre e sommozzatori dei Vigili del fuoco (arrivati anche da Livorno e Firenze), oltre a due elicotteri, uno della Guardia costiera, l’altro dei Vigili del fuoco.
Le ricerche vanno avanti ma del ragazzo disperso in mare non c’è traccia. Ormai è passata la sera, è notte. E tutti iniziano a temere il peggio. Fino a quando non arriva la tanto attesa telefonata. “Mamma, sto bene”. Era lui. Il giovane telefona ai genitori da un locale ad Ansedonia. Era arrivato fino a lì a nuoto e si era catapultato dalle prime persone incontrate all’interno del locale per fare la telefonata ai familiari.
Il ragazzo, portato poi per accertamenti al Pronto soccorso dell’ospedale di Orbetello, è stato dimesso dopo poche ore. Stava bene. Ai soccorritori ha spiegato di aver perso l’orientamento e di aver deciso di nuotare verso il punto della costa dove vedeva provenire delle luci. Tutto è finito nel migliore dei modi dunque, ma il giovane adesso rischia una multa per essersi comunque immerso senza i dispositivi di sicurezza necessari.