Scomparsa a Grosseto, la disperazione della madre: "E' stata rapita, voglio un'inchiesta"

Grosseto, il caso della diciassettenne che manca da casa da settimane

La mamma di Elena con la foto della ragazza

La mamma di Elena con la foto della ragazza

Grosseto, 15 settembre 2020 - Ci sono troppi giorni di silenzi e troppi apparenti misteri per non preoccuparsi seriamente di questa vicenda che sembra lasciare tanti – anche questi, troppi – spazi a pensieri cupi. Come può una ragazza minorenne uscire di casa senza soldi, documenti e telefono cellulare (né, ovviamente, altri vestiti oltre a quelli che indossava) e "sparire" per così tanto tempo?

La tesi dell’allontanamento volontario – ipotesi sostenuta dal primo momento dalla Questura e poi confermata dalla Procura – non convince più la mamma della ragazza che, infatti, ieri ha presentato una denuncia per sequestro di persona. "Impossibile – ha detto – che mia figlia abbia deciso di sparire così".

Questa storia inizia alle 20.30 di venerdì 7 agosto quando Elena Miruna Nemteanu, 17 anni compiuti a giugno, esce di casa e se ne va. I genitori e il fratellino l’aspettano per la cena ma lei non arriva e quando la mamma la va a chiamare in camera scopre che la figlia non c’è più. E’ uscita indossando un tubino argentato e portandosi via solo una piccola borsa e il suo profumo.

Elena è nata in Italia da genitori di nazionalità romena che vivono qui da venti anni. La mamma, Maria Mihaela, dice che è brava a scuola (promossa al terzo anno al Liceo delle Scienze umane) e che già un’altra volta si era allontanata da casa dopo – pare – un litigio proprio con lei.

Ma sembrava una cosa da ricondurre nell’album delle frizioni fra le apprensioni di una madre e la voglia di ribellione di un’adolescente. Mancò un giorno, una notte trascorsa fuori casa e poi tutto sembrava rientrato. Alla mamma soprattutto non andava giù il rapporto sentimentale tra la figlia e un connazionale di qualche anno più grande e che, agli occhi della donna, sembrava la limitasse molto. Troppo possessivo, insomma. Ma questa storia – ha sostenuto il ragazzo – era finita e i due non si vedevano né si sentivano da tempo.

Il 9 agosto i genitori denunciano la scomparsa alla polizia e due giorni più tardi la notizia arriva alla stampa: un appello e una richiesta di aiuto a chiunque avesse notizie di lei.

Ma niente, la diciassettenne sembra non aver lasciato tracce. Si fermano addirittura i cani molecolari che fiutano qualcosa fino a poche decine di metri di distanza dal palazzo dove abita e poi anche loro si arrendono. Forse la ragazza ha camminato fino lì e poi è salita su un’auto o una moto. Qualche segnalazione arriva, ma si rivelano tutte vane.

"Forse – ripete la mamma – all’inizio si è allontanata volontariamente, ma poi deve essere successo qualcos’altro. Rapita? E possibile, voglio un’indagine vera". Troppi giorni di silenzi e troppi apparenti misteri per una storia che di certo almeno una cosa sembra averla: non può essere gestita da una ragazzina di 17 anni da sola.